L’intervento dipende dall’ambiente e dalle caratteristiche del rumore: in casa, se il disturbo viene da voci e tv dei vicini, si aumenta la massa dei divisori (pareti e solette), realizzando una controstruttura e interponendo materiali fonoattenuanti (per esempio di fibra vegetale). Se si tratta di traffico veicolare, si interviene sui serramenti. Se il rumore è di calpestio, si installa un pavimento galleggiante, non connesso rigidamente alle strutture dell’edificio. Nei grossi edifici, come i palazzetti dello sport, occorre combinare esigenze contrapposte: per esempio che l’incitamento del pubblico arrivi rinforzato, ma che viceversa il frastuono non esca all’esterno. Nel caso del Palalido di Milano, si è utilizzata fibra di legno per il rivestimento e si è interposto del materiale fonoassorbente (ovatta sintetica). Il soffitto delle tribune è stato rivestito con pannelli in sughero naturale biondo, in modo da combinare l’effetto di riflessione delle pareti con l’effetto di fonoassorbimento del soffitto ed evitare l’eco.