Questo strumento, chiamato anche girorizzonte, serve a misurare gli angoli che l’asse longitudinale e quello trasversale dell’aereo formano rispetto all’orizzonte naturale: in pratica, le inclinazioni verso destra o sinistra e verso l’alto o il basso di una parte dell’aereo. È particolarmente utile nel volo cieco, quando l’orizzonte naturale non è visibile. In sostanza è costituito da un rotore che, sospeso a giunti cardanici, gode di tre gradi di libertà indipendentemente dai movimenti dell’aereo. Fatto girare rapidamente, il rotore si comporta come un giroscopio. Una volta messo in moto, l’asse di un giroscopio tende a mantenere la posizione che ha all’inizio del movimento e se viene fatto deviare, una volta libero ritorna alla medesima posizione. Nel caso del girorizzonte l’asse viene posto in posizione perfettamente verticale, che manterrà sempre, indipendentemente dalle inclinazioni dell’aereo. Sul quadrante del girorizzonte c’è una rappresentazione schematica dell’aereo con l’assetto longitudinale e quello laterale riportati esattamente come sono in realtà rispetto all’orizzonte naturale, in modo che il pilota possa osservare direttamente su questo strumento gli angoli di rollio e di beccheggio.