Il catamarano è un natante provvisto di due scafi. Esso è formato da due galleggianti tubolari, aguzzi a prua, ermeticamente chiusi, uniti insieme parallelamente a una certa distanza tra loro da un’armatura fuori d’acqua un po’ rialzata, sulla quale viene costruita la piattaforma che tiene l’albero e regge le persone. Può raggiungere una velocità tre volte superiore rispetto alle comuni barche a vela. Inoltre la sua elevata stabilità, ottenuta per mezzo dei suoi galleggianti molto distanziati, rende possibile uscire in mare anche quando, a causa del tempo, le altre imbarcazioni restano all’ormeggio. Il catamarano è un’imbarcazione nata nelle isole Tonga (Pacifico meridionale) e diffusa dai polinesiani soprattutto nelle isole Hawaii. L’imbarcazione originaria consisteva in una zattera (il termine deriva infatti dall’indiano “cattumaran” che significa zattera) di cui un lato era tenuto sollevato dall’acqua per mezzo di un grosso tronco, con funzioni di galleggiante. I fratelli Francis e Roland Prout si ispirarono a queste primitive imbarcazioni per creare, nel 1947, il primo vero catamarano moderno.