Il telecomando a raggi infrarossi è costituito da un circuito elettronico alimentato a batterie e collegato a uno o più Led a infrarossi (Light emitting diode). Questo è fatto di materiale semiconduttore: sottoposto a variazioni di tensione elettrica, emette luce di determinata lunghezza d’onda (solitamente nove millesimi di millimetro, quindi nella regione dell’infrarosso). A ogni tasto del telecomando corrisponde un codice binario, cioè una sequenza di zeri e di uno, che il circuito trasforma in impulsi luminosi modulati (ciascuno della durata di qualche milionesimo di secondo). Ogni casa costruttrice possiede un proprio sistema di modulazione. Per esempio, la successione impulso-pausa corrisponde al numero 1 e un impulso lungo al numero 0. Questa differenza permette al decodificatore, posto sull’apparecchio ricevente, di riconoscere i messaggi provenienti dal proprio telecomando e di ignorare quelli provenienti da altre sorgenti (telecomandi differenti, fonti luminose, oggetti caldi). Sull’apparecchio ricevente c’è un fototransistor che compie l’operazione inversa: trasforma il segnale a infrarossi in impulsi elettrici che, una volta amplificati, agiscono sui comandi (sintonizzatore dei canali, volume ecc.). Il fototransistor è protetto da uno speciale vetrino filtrante, che lascia passare solo gli infrarossi di lunghezza d’onda pari a quella del telecomando.