di Simone Santoni
Le versioni definitive di Chrome e Google Drive per iOS sono state presentate in chiusura dell’evento Google I/O 2012 con una dimostrazione direttamente - strano ma vero - da un iPhone e un iPad. Apple, però, “intralcia i lavori” e non permette, almeno per ora, un corretto sviluppo delle due applicazioni.
"Offrono solo un’idea delle potenzialità presenti in Android"
Gran finale
il relativo lancio, del suo browser Chrome
del servizio cloud Drive nella versione per i gioiellini Apple
Talento inespresso - Anche Google, come tutti d’altronde, ha dovuto lasciare all’ingresso dell’App Store alcune tecnologie come il suo motore in Javascript in favore di quello standard WebKit (accettato da Apple) e, ovviamente, il supporto ad Adobe Flash. Due applicazioni “monche”... Chrome non è in grado di sprigionare tutta la potenza tipica della “normale” versione mobile per Android e Google Drive consente l’accesso ai documenti online, ma non la possibilità di modificarli. Esiste, in pratica, solo la modalità in “sola lettura”. È comunque un inizio…
Brevetti e restrizioni - Apple si sa, non facilita la vita a chi decide di sviluppare applicazioni che vanno contro le “sue” regole, quindi, Chrome e Drive - almeno per ora - restano un ibrido in attesa di miglioramenti, nella speranza che Cupertino allenti un po' la morsa nei prossimi mesi. Oppure Google riesca in qualche modo, nonostante le limitazioni, a inventarsi due applicazioni in grado di offrire le stesse prestazioni a cui sono abituati da tempo gli utenti di Android. (sp)