Innovazione

Scatola nera: come funziona e chi l'ha inventata

La scatola nera. Chi l'ha inventata, come funziona e cosa registra.

La scatola nera è stata sviluppata dal chimico australiano David Warren (1925-2010) a partire dal 1953, in seguito a un’investigazione condotta per scoprire le cause dell’incidente di un Comet, primo velivolo commerciale a reazione. L’idea era quella di registrare, da allora in poi, le voci dei piloti e le attività degli strumenti di volo in un congegno che non andasse distrutto in caso di caduta del velivolo. Il dipartimento dell’aviazione civile australiana scartò però il progetto ritenendolo inutile. Nel 1958, quando un funzionario britannico vide il dispositivo e si rese conto della sua utilità, vennero messi a disposizione di Warren i mezzi per la sua produzione a livello industriale.


In tre. Le moderne scatole nere sugli aerei sono composte da tre unità. La prima registra le conversazioni tra i piloti (il cabin voice recorder, CVR); la seconda acquisisce i dati tecnici (altitudine, velocità, temperature, turbolenze ecc.) e si chiama flight data recorder (FDR), mentre la terza è il dispositivo dove vengono immagazzinate le informazioni raccolte dalle prime due unità (vedi infografica in basso). In alcuni velivoli, la scatola nera è sdoppiata: c'è l'unità CVR, con il suo registratore, e l'unità FDR, con il suo rispettivo registratore.

Il CVR registra le trasmissioni radio e i suoni nella cabina di pilotaggio (per esempio la conversazione tra i piloti e con la torre di controllo), i messaggi meteo ed eventuali rumori del motore. La registrazione ha un’autonomia di 2 ore: ciò significa che dopo tale periodo riparte da capo. Il CVR resiste a temperature di 110 gradi per 30 minuti e alla pressione dell’acqua anche a 6 mila metri di profondità.

L’FDR registra invece da un minimo di 6 fino a un massimo di 300 parametri di volo come altitudine, velocità, assetto, potenza dei motori, posizione del carrello e dei flap. La sua autonomia è di 25 ore e la sua resistenza a fuoco e acqua è identica a quella del CVR.

Clicca sull'immagine per ingrandirla.

In coda è meglio. La scatola nera è alloggiata nel posto ritenuto più sicuro: la coda dell’aereo. Ogni scatola nera è lunga 80 cm e larga 25 e costa dai 30 ai 150.000 mila euro. Infine, le scatole nere non sono affatto nere: di solito sono gialle o arancione e sono dotate di uno strumento che emette un segnale radio per facilitarne il ritrovamento.

E sulle navi? L'uso della scatola nera è consolidato nel trasporto aereo, ma la sua presenza sulle navi è diventata obbligatoria in Italia soltanto dal 2008, con l'entrata in vigore del decreto 196/2005, per le navi passeggeri e per tutte le navi di stazza superiore a 3000 tonnellate che fanno scalo in un porto nazionale.

Il dispositivo in questo caso si chiama Voyage Data Recorder (VDR) ed è collegato ai sensori posizionati sul ponte di comando e nelle zone sensibili della nave. La VDR, resistente agli urti, al fuoco e all'alta pressione, raccoglie informazioni sulla posizione della nave, sulla sua velocità e accelerazione, sulle operazioni effettuate sul timone, sullo stato delle porte ignifughe e su quelle a tenuta stagna. Inoltre, registra le conversazioni che avvengono sul ponte di comando e via radio dalla nave verso l'esterno.

4 aprile 2017
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

Nel nuovo numero di Focus Storia esploriamo l’affascinante mondo dell’antico Egitto. Partendo da un’intervista al direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, celebriamo i 200 anni di storia del primo museo al mondo dedicato agli Egizi. Raccontiamo poi le collezioni che hanno attraversato il tempo e le straordinarie scoperte di Schiaparelli, l’archeologo che trasformò il museo torinese.

L’articolo "Geniale Champollion" ripercorre le intuizioni del linguista che decifrò i geroglifici, mentre in "Egittologia made in Italy" celebriamo i pionieri italiani della disciplina. Concludiamo questa sezione con "Salvate Abu Simbel", che narra il salvataggio dei maestosi templi minacciati dalle acque.

 

Non mancano gli approfondimenti storici:

  • Alla gogna: il processo a Oscar Wilde, che pagò caro il suo anticonformismo.
  • Carabinieri a Creta: una missione di pace italiana nel cuore del Mediterraneo.
  • La favola di Natale: la commovente storia di Giovannino Guareschi, che trovò la speranza in un lager nazista.

 

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, puntiamo i riflettori su un tema cruciale: la prevenzione. Attraverso il dossier  esploriamo come scienza, tecnologia e medicina stanno rivoluzionando il nostro approccio alla salute e al benessere.

Un viaggio tra scoperte e innovazioni per vivere meglio e più a lungo. Dalla prevenzione delle malattie cardiovascolari alle ultime tecniche per diagnosticare precocemente il cancro, fino all'importanza della salute mentale e alle nuove frontiere della nutrizione.

Raccontiamo inoltre la scoperta di Lucy, il fossile che ha riscritto la nostra storia evolutiva, e immaginiamo cosa sarebbe accaduto se Costantino non avesse legalizzato il Cristianesimo. Scopriamo anche perché "avere la testa tra le nuvole" è fondamentale per il cervello e sveliamo le forme morbide della natura, quelle curve nascoste che definiscono il mondo vivente.

ABBONATI A 31,90€
Follow us