L'Università del Maryland può vantare risultati prestigiosi nel suo curriculum: nel 2007, un prototipo di casa ecologica sviluppato qui ha vinto l'US Solar Decathlon e si è piazzato al secondo posto a livello mondiale. Quest'anno se la dovrà vedere in una competizione inter-college, sperando di ripetere gli exploit ottenuti con la loro abitazione chiamata WaterShed, ovvero spartiacque. Scopriamo il perchè di questo nome caratteristico.
Innanzitutto, il progetto si ispira alla baia di Chesapeake, e cerca di imitare il complesso ecosistema presente in questo luogo: per questo motivo, la casa è strutturata in modo da massimizzare lo sfruttamento delle risorse idriche tramite alcune particolari accortezze. Una di queste riguarda la forma del tetto: il team dell'Università ha deciso di installare, al posto della tipica conformazione ad "A" che siamo abituati a vedere, soprattutto nei paesi di montagna, una variante a "V", in modo da incanalare l'acqua piovana, la quale termina la sua corsa in un sistema idrografico. Una sponda del tetto è costituita da un grosso pannello solare, sempre utile, mentre l'altra da un manto erboso, per creare isolamento e assorbire parte del deflusso della pioggia. Questo stratagemma, definito "ad ali di farfalla", risulta particolarmente efficace nel Maryland, viste le estati afose e le frequenti e copiose piogge durante gli altri periodi dell'anno. Per rendere questo progetto ancora più vicino alla natura, è presente anche una parete "verde" e un orto: un sistema fornirà, inoltre, concime per i diversi spazi verdi dell'abitazione.
Una casa da sogno ma allo stesso tempo rispettosa della natura: questo progetto riesce ad abbinare, così, un piacevole colpo d'occhio ad un sistema ecocompatibile. (ga)