Hanno viaggiato alla chetichella, senza squilli di trombe, completando l'impresa nel porto di Rotterdam: sei convogli di camion semiautomatici collegati in wireless tra loro e alla centrale operativa hanno completato il primo giro transfrontaliero previsto per questo genere di veicoli, sotto la supervisione di autisti che, nella maggior parte dei casi, sono rimasti al posto di guida senza dover intervenire.
All'unisono. Scopo dell'esperimento European Truck Platooning Challenge era dimostrare le potenzialità del platooning (da platoon, plotone) un tipo di configurazione ispirata a quella di un treno, ma senza rotaie: il veicolo di testa, provvisto di guidatore, stabilisce percorso e velocità; quelli che lo seguono, privi di conducente, lo imitano mantenendo uguale andatura e una distanza di sicurezza che varia soltanto nel caso un veicolo li sorpassi.
Meno inquinante. Se il leader frena, frenano anche gli altri: come se fossero vagoni di un treno. Il viaggio "in fila indiana", a distanza e velocità controllate, riduce l'attrito col fronte d'aria davanti al veicolo (che viaggia nella scia di quello che lo precede), permettendo un risparmio fino al 10% di carburante e relativa riduzione di emissioni.
I piccoli convogli sperimentali, composti da due o tre camion prodotti da sei diverse aziende del settore (DAF, Daimler, Iveco, MAN, Scania e Volvo) hanno percorso tragitti diversi, il più lungo dei quali è stato di 2000 km attraverso Svezia, Danimarca, Germania e Olanda.
Precauzioni. In tutti i convogli, tutti i mezzi erano comunque provvisti di conducenti: le norme stradali europee, al momento, non contemplano la circolazione di mezzi semiautonomi. Prima di vedere camion come questi circolare normalmente su strada passerà ancora del tempo.
Qui un video che spiega come funziona il platooning: