L'abbiamo ricordato lo scorso settembre, in occasione della prima Giornata contro lo spreco alimentare: dobbiamo cambiare le nostre abitudini. L'anno della covid ha registrato un calo nello spreco di cibo in Italia, ma siamo ancora molto lontani dall'obiettivo di consumare tutto ciò che compriamo. Secondo Waste Watcher, la maggior parte del cibo che finisce nella spazzatura in Italia è costituito da frutta (37%) e verdura (28%) andate a male: per cercare di abbassare queste percentuali un piccolo aiuto può venire dalla ricerca e da tecnologie come quella proposta da un'azienda statunitense, la RypLab, che ha ideato un sistema semplice per mantenere la frutta fresca fino a quattordici giorni in più.
Freschezza assicurata. «È un bollino adesivo che agisce come una protezione naturale, creando un rivestimento che rallenta il processo di maturazione», spiega l'inventore, Zhafri Zainudin.
Gli sticker, della grandezza di una moneta da 50 centesimi, contengono ingredienti naturali che riproducono i composti antimicrobici utilizzati dalle piante per proteggersi contro le malattie. Il prodotto è stato testato e funziona molto bene su avocado, mele, agrumi e mango, ma uno degli obiettivi dell'azienda è ampliare l'uso dei bollini salvafreschezza anche alla verdura e ad altra frutta.