Come tutti sappiamo, i motori a scoppio che equipaggiano i veicoli a due e quattro ruote producono una gran quantità di calore, la quale viene dispersa nell'aria. Si ritiene che questa energia termica rappresenti circa i 2/3 dell'energia totale prodotta da ogni automobile: uno spreco enorme, visti i moderni sforzi per abbattere i consumi. Potrebbero, infatti, essere utilizzati dei dispositivi termoelettrici per recuperare il calore e abbassare i consumi di carburante del 5%.
Finora, la scarsa qualità ed il costo elevato dei materiali termoelettrici hanno fatto accantonare questa idea ma i progressi effettuati da BSST e General Motors hanno portato a nuovi sviluppi nel settore. I ricercatori, infatti, stanno lavorando per portare a termine il prototipo di questa nuova tecnologia da installare su veicoli commerciali e SUV: i test dovrebbero svolgersi entro la fine dell'estate (BSST per Ford e BMW e General Motor per Chevrolet). La proposta lanciata da General Motor per Chevrolet si basa sull'utilizzo di un materiale diverso dal telluluro, componente tipico degli impianti termoelettrici e molto costoso, ovvero lo skutterudite, economico e con prestazioni migliori alle alte temperature. Nei test effettuati, questo dispositivo è stato in grado di generare 350 watt, migliorando del 3% il consumo del carburante. Purtroppo, la realizzazione di impianti con questo minerale è difficoltosa, visto che la fabbricazione è un processo lungo e complicato. Un altro problema riguarda l'installazione del dispositivo sui veicoli: per ora è stato inserito all'interno del tubo di scarico ma si sta lavorando per trovare una sede più appropriata.
Secondo le scienziato della General Motors Gregory Meisner, questi dispositivi verranno resi disponibili per le auto fra almeno quattro anni, visti gli intoppi incocciati durante la fase di sviluppo. (ga)