Tira proprio una brutta aria in casa RIM. Il sistema operativo mobile BlackBerry 10, BBX per gli amici, non è stato ancora distribuito e già fioccano le critiche pesanti che annunciano addirittura di un possibile disastro.
Che il produttoore casa canadese non navigasse in acque tranquille era noto da tempo, ma la conferma è arrivata la scorsa settimana in occasione della presentazione dei risultati fiscali del terzo quadrimestre del 2011. Vi basti sapere, senza entrare nel dettaglio, che il valore dell’intera azienda è confrontabile con quello del solo App Store di Apple, che non è altro che una delle tante costole dell’azienda di Cupertino.
A rincarare la dose hanno contribuito le voci degli ultimi giorni che vorrebbero il lancio di BBX - il nuovo sistema operativo mobile sviluppato da RIM - posticipato alla fine del 2012. La colpa è stata ufficialmente attribuita ai ritardi nelle consegne dei microprocessori dual core che saranno alla base della piattaforma ed a non meglio specificati “bachi” delle reti 4G.
Sembra, però, che dietro ci siano problemi ben più gravi. Le prime “beta version”, secondo le indiscrezioni, avrebbero mostrato grossi limiti nella gestione delle email aziendali e del messenger integrato, che sono da sempre i suoi cavalli di battaglia dei BlackBerry . È un po’ come se la Ferrari progettasse un’automobile che non fosse in grado di superare i 100 km/h in meno di 10 secondi.
Anche il futuro PlayBook OS 2.0 - il cui lancio è previsto entro la prossima primavera - soffrirebbe di problemi analoghi e la seconda generazione di tablet della mora - che peraltro dovrebbero avere display più grandi da 10 pollici e connettività 4G - è ora messa in forte dubbio. Non vogliamo fare i disfattisti, ma la perdita di oltre un terzo della quota di mercato in meno di due anni non lascia presagire nulla di buono per l’avvenire di RIM.
Parlando fuori dai denti, Research In Motion potrà salvarsi soltanto se riuscirà a produrre entro il 2013 un’intera gamma di prodotti innovativi e performanti a tal punto da convincere buona parte degli attuali utenti delle tre piattaforme mobili più diffuse - iOS, Android e Windows Phone - a passare a BlackBerry e proprio BBX sarà l’ago della bilancia, blackout permettendo. (sp)
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