«Come se fosse appena uscita dalla bottiglia» ha commentato Bill Gates assaggiando un sorso dell'acqua prodotta dal Janicki Bioenergy Omniprocessor, uno degli ultimi progetti della fondazione Fondazione Bill & Melinda Gates.
Il dispositivo è in grado di ricavare acqua potabile, elettricità e ceneri processando rifiuti organici umani - feci e urina - nel giro di pochi minuti.
Come funziona. Tramite un nastro trasportatore, i prodotti di scarto vengono convogliati nell'impianto, bolliti e separati in rifiuti secchi e vapore d'acqua. Dalla combustione dei primi si ricavano vapore per alimentare un generatore elettrico (che a sua volta alimenta il sistema) e ceneri. L'acqua è invece meticolosamente filtrata fino a divenire completamente potabile dopo 5 minuti - come confermato dalla "degustazione" del multimilionario americano a partire dal minuto 1:49 di questo video.
Prove generali. Il Janicki Bioenergy Omniprocessor sarà prossimamente testato sul campo a Dakar, in Senegal. Si calcola che l'ultima versione possa produrre 86 mila litri d'acqua e 250 kW di elettricità al giorno, a partire dai rifiuti organici di 100 mila persone. Del tutto autosufficiente, potrebbe funzionare in autonomia anche nei luoghi sprovvisti di un sistema fognario, dove - anzi - eviterebbe ai rifiuti organici di inquinare i corsi d'acqua, e causare malattie.
Sulla Stazione Spaziale Internazionale. Il sistema è molto più complesso, ma per certi versi è simile a quello presente sulla ISS, dove l'acqua è un bene molto prezioso, non viene sprecata e viene riciclata. Anche l'urina. Il sistema di trattamento (Urine Processing Assembly o Upa) estrae e separa l'acqua dagli elementi di scarto. L'acqua riciclata subisce quindi un ulteriore trattamento che la rende di nuovo potabile.
Il caffè di ieri diventa quello di domani. È così che, spiega Samantha Cristoforetti in un post sul suo diario di bordo, è possibile «trasformare il caffè di ieri nel caffè di domani», citando Don Petitt, astronauta americano che l'ha preceduta sulla Iss.
«Se siete fra quelli che trovano questo piuttosto fastidioso o perfino disgustoso, cercate di vederlo in questo modo: la nostra nave spaziale Terra è, fra le molte altre cose, un gigantesco Upa. Semplicemente, non siamo abituati a pensare alla storia precedente delle molecole d'acqua nella nostra bevanda: non avrebbe molto senso, vero? Nemmeno sulla Iss ci pensiamo...» racconta AstroSamantha.

















