Un sistema di riconoscimento vocale permette di pilotare via radio un aereo. Lo hanno sviluppato al MIT di Boston e consente di controllare un apparecchio da terra o da un altro velivolo.
Evoluzioni tra le nuvole di due F15: bastano pochi comandi vocali per controllare da terra una sofisticatissima macchina volante. |
Mission impossibile. Il sistema è stato sviluppato per operare in situazioni ad alto rischio: il pilota umano potrebbe per esempio effettuare ricognizioni aeree in territorio nemico a bordo di un altro apparecchio a distanza di sicurezza, evitando così di mettere a repentaglio la propria incolumità. L'aereo senza pilota potrebbe effettuare l'incursione nella zona ostile volando a bassissima quota per evitare i radar, ma allo stesso tempo evitando eventuali ostacoli e comunicando costantemente con il suo collega in carne e ossa.
Fa tutto da solo (o quasi). Il software riconosce gli ordini impartiti dal pilota umano e li traduce in sequenze di comandi e azioni per l'aereo. Tutto questo è integrato con un sistema di gestione delle traiettorie e delle rotte particolarmente avanzato, in grado sia di riconoscere ed evitare da solo gli ostacoli, sia di rispondere in tempo reale ad eventuali correzioni impartite dall'esterno.
Top Gun o DJ? Il sistema è già stato testato con successo su un caccia F15 e un T 33 da addestramento nello scorso giugno. Il pilota, parlando in inglese comune, ha portato a termine una missione relativamente complessa, evitando ostacoli e variando all'ultimo istante i piani di volo originariamente programmati. Un equipaggio umano era pronto a intervenire in caso di problemi, ma assicurano i ricercatori, non ce n'è stato bisogno: i voli sono stati interamente controllati dal software del MIT installato su PC portatili montati nelle cabine di pilotaggio.
Non solo caccia. Il SEC (Software enabled Control, Controllo a mezzo Software) fa parte di un progetto di ricerca quinquennale finanziato dal DARPA, l'ente di ricerca del Ministero della Difesa americano, e portato avanti da diverse università con il patrocinio di aziende private. Una volta messo a punto, il SEC potrà avere interessanti applicazioni anche nell'aeronautica civile e spaziale: potrà per esempio essere impiegato nel controllo del traffico aereo e nelle operazioni di riposizionamento dei satelliti.
(Notizia aggiornata al 5 novembre 2004)