Sarà capitato anche a voi d'arrivare in aeroporto giusto in tempo per il check-in e d'imbarcarvi a rotta di collo. La fretta, si sa, è cattiva consigliera ed in circostanze simili è estremamente facile dimenticare il proprio bagaglio dove capita. Parliamo per esperienza personale: un nostro ombrello giace ancora nell'ufficio oggetti smarriti dell'aeroporto di Gatwick a Londra. Succede - purtroppo - ma bisogna pensare anche all'inquietudine che un oggetto non identificato può suscitare negli addetti alla sicurezza che lo vedono attraverso il sistema di videosorveglianza: dietro ad un innocuo ombrello, potrebbe celarsi un pericoloso ordigno oppure un'arma da fuoco e non c'è modo d'esserne certi senza un'accurata ispezione. Eventi di questo tipo accadono più e più volte ogni giorno e, così, il tempo perso a causa di questi falsi allarmi diventa tutt'altro che trascurabile.
Per questo, in Finlandia è stato sviluppato un innovativo sistema informatico, denominato SUBITO - curioso acronimo che sta per Surveillance of Unattended Baggage and the Identification and Tracking of the Owner, ovvero sorveglianza dei bagagli dimenticati ed identificazione e rintracciamento del proprietario - che sostituirà in questo delicato compito gli operatori umani: utilizzando un sistema di videocamere a circuito chiuso intelligenti, verranno riconosciuti gli oggetti abbandonati e, attraverso un'approfondita analisi di forme e dimensioni, potranno essere associati in un baleno ai loro legittimi proprietari, che verranno poi ricercati nelle riprese ed infine localizzati. In ultimo, tutte queste informazioni verranno trasmesse agli addetti alla sicurezza, che potranno intervenire prontamente e senza margine d'errore. Per ora, il sistema si limita - si fa per dire... - a questo, ma in futuro, dotando i sistemi CCTV di speciali sensori e di ottiche ultrasensibili, potrebbe aggiungersi la possibilità di vedere all'interno di questi bagagli e capire se possono davvero rappresentare una minaccia.
Il potenziale commerciale di SUBITO è evidente e dubitiamo che esista anche un solo aeroporto che non ne verrà dotato quanto prima; inoltre, un software così efficiente diventerebbe un ottimo deterrente contro i veri malintenzionati e finalmente si potrebbe ricominciare a viaggiare senza paranoie. Speriamo soltanto che la sua efficacia non venga mutilata dalle sempre più restrittive leggi sulla privacy, che sono ormai in vigore nella maggior parte degli stati. E poi, riavere il nostro caro vecchio ombrello tra le mani ci farebbe davvero un immenso piacere, soprattutto in vista dell'imminente autunno.