Nella guerra legale tra Apple e Samsung la società americana ha vinto questo round. Il Galaxy Tab è stato rivisto, soprattutto a livello estetico, e adesso può essere rimesso in commercio in Germania e in tutti quei Paesi dove era stato ritirato.
Tutto è iniziato in occasione dell’ultimo IFA di Berlino - e noi eravamo là - quando venne chiusa la sezione dedicata ai nuovi tablet all’interno dello standSamsung. Apple aveva intentato causa contro la casa coreana, rea di aver violato numerosi brevetti copiati dal suo iPad: in attesa di una sentenza definitiva, si preferì ritirare dall’esposizione i prodotti incriminati e la notizia fece il giro del mondo.
Non tutti i Paesi sono stati coinvolti dalla diatriba: in Italia, ad esempio, i nuovi Galaxy Tab sono stati commercializzati senza problemi. In altri Paesi, invece, non è stato così e Samsung ha dovuto rimettersi al lavoro per apportare una serie di modifiche, affinché venissero meno i dubbi su eventuali violazioni dicopyright. In effetti, il primo modello da 10,1’ pollici ricordava - e anche parecchio - l’iPad2della rivaleApple. Adesso arriva il nuovo 10.1N, che ha una cornice metallica molto più marcata e linee più arrotondate.
A essere pignoli, tutto questo alluminio in bella vista non ci ricorda più la seconda generazione dell’iPad, ma bensì la prima e, così, il problema non pare risolto in modo definitivo. Inoltre, non sappiamo se, oltre alla scocca, sia cambiato anche qualcosa all’interno - in particolare nell’interfaccia - ma sicuramente il nuovo design apporta una piccola miglioria: gli altoparlanti integrati ora proiettano il suono frontalmente e questo non può che arricchirne la resa. Un altro dettaglio che ancora non c’è dato sapere è se in futuro questo modello arriverà anche nelle nazioni dov’è già stato distribuito il precedente Galaxy Tab 10.1.
In ultimo, non sappiamo neppure se queste piccole “variazioni” saranno sufficienti a sedare l’ira del marchio della mela, convincendo i suoi dirigenti a ritirare le denunce presentate presso i tribunali di mezzo mondo. A questo punto, forse un pizzico d’indulgenza in più sarebbe opportuno. Dopo tutto, poco importerà al grande pubblico se il designsarà praticamente sempre lo stesso: ciò che conterà saranno le performance e le vere innovazioni, con buona pace dei giudici.
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