Adobe ha appena fatto partire una campagna pubblicitaria per contrastare Apple nella sua marcia anti-Adobe. La pubblicità cita testualmente: “noi [cuore] Apple” e continua con “ciò che non amiamo è chiunque vi tolga la libertà di scegliere cosa creare, come crearlo, e la tua esperienza sul web”. Oltre alle pubblicità in giro per la rete Adobe ha comprato una intera pagina all'interno dell'autorevole Washington Post.
Entrambe le pubblicità riportano una lettera aperta dei fondatori di Adobedove si difendono dagli attacchi mossi da Apple. Di seguito la traduzione di alcuni punti salienti della lettera:
“Crediamo che i consumatori abbiano tutto il diritto di accedere ai loro contenuti e applicazioni preferite, senza dare troppa importanza a quale computer essi abbiano, quale browser utilizzino, o quale dispositivo soddisfi le proprie esigenze.
Con il mercato libero, chiunque abbia una grande idea ha la possibilità di guidare l'innovazione e trovare nuovi clienti. La filosofia di Adobe si basa su queste premesse, in quanto il miglior prodotto sarà infine il vincitore – e il miglior modo per competere è creare la migliore tecnologia e innovare più velocemente dei rivali.
Crediamo che Apple, avendo l'approccio opposto, abbia fatto un passo che potrebbe minare il prossimo capitolo del Web – il capitolo in cui i dispositivi mobile superano di numero i computer fissi, chiunque può essere un editore, e i contenuti sono accessibili ovunque e in qualsiasi momento.
Infine crediamo che la domanda sia questa: Chi controlla il World Wide Web? E crediamo la risposta sia: nessuno – e tutti quanti, ma certamente non una sola compagnia.”
Alcune considerazioni: la campagna anti-Adobe di Apple è molto forte e ha un grosso impatto, ma Apple non è certo l'unica compagnia a credere che Adobe Flash non abbia un futuro roseo. Da tempo il web è scontento di questo prodotto e marcia verso un più performante HTML5. Solo per darvi un'idea delle potenzialità di HTML5, vorrei farvi provare un editor di immagini scritto completamente in questo linguaggio senza uso di Flash.
Adobe ha tutto il diritto di difendere i propri prodotti, ma né Apple né Google né alcuna grossa compagnia punterà mai al controllo del Web, per il semplice motivo che esso è fatto di persone in grado di fare delle scelte e che non sono stupide. Il declino di Adobe Flash non può essere imputato ad Apple (che accelera solo le cose) ma al prodotto stesso che non incontra i requisiti di questo nuovo capitolo del Web dove tutto è mobile e alimentato a batterie.
Batterie che dimezzano la propria vita ogni volta che incontrano contenuti Flash (a meno che non venga creato un hardware apposito, ma se questo avvenisse Adobe si darebbe la zappa sui piedi andando contro ciò che è scritto in questa lettera nel primo spezzone).
D'altra parte la chiusura di Apple ha un impatto negativo sulla libertà di scelta del consumatore, che dovrebbe avere tutto il diritto di scegliere ciò che più soddisfa i suoi bisogni.
Ho motivo di credere che tra le due filosofie la più condivisibile sia quella di Adobe (apertura e innovazioni usufruibili da tutti), che però non tiene conto del fatto che nel suo caso specifico, il suo prodotto non è più innovativo da anni, e che per questo stesso motivo non potrà avere vita lunga.
Adobe: belle parole, pessimi fatti.