di Luca Busani
Ci voleva Google per convincere Apple: dopo la presentazione del suo nuovo tablet Nexus 7, ora anche a Cupertino stanno valutando seriamente di lanciare un iPad Mini entro l'autunno. Ma quali sarebbero i vantaggi e gli svantaggi di un prodotto simile?
"L’iPad Mini potrebbe prendere il posto del vecchio iPod touch"
Sempre il solito schermo - Apple è giunta alla terza generazione del suo tablet ma, nonostante l’hardware si sia evoluto sotto ogni punto di vista, c’è un aspetto che è rimasto immutato fin dalla prima versione: il display da 9,7 pollici. La sua risoluzione, per la precisione, è aumentata sensibilmente, ma non altrettanto le dimensioni, che sono rimaste sempre le stesse. Nel frattempo, c’è stato chi - come Acer e Asus - ha provato a lanciare schermi più grandi e chi - come Amazon e Samsung - invece ha tentato la strada del tablet tascabile.
Una risposta a Google - Apple non ha mai reagito a queste “provocazioni” commerciali, almeno finché Google non è scesa in campo in prima persona. Secondo alcune indiscrezioni riportate da Bloomberg e dal Wall Street Journal, a distanza di poche settimane dalla presentazione ufficiale del Nexus 7, il primo tablet made in Mountain View con uno schermo da 7 pollici, a Cupertino hanno iniziato a valutare l’opportunità di lanciare un iPad Mini, più piccolo ed eventualmente più economico del suo fratello maggiore.
Lo scetticismo di Jobs e Cook - In verità, tanto Steve Jobs prima quanto Tim Cook dopo, non hanno mai mostrato il benché minimo interesse per un tablet più compatto del glorioso iPad. Ma quali sarebbero i vantaggi di un un dispositivo con queste caratteristiche? E, soprattutto, per Apple ci sarebbe davvero un margine di profitto tale da giustificare una scelta così rischiosa? Certo è che, tra i vari modelli di tablet testati a Cupertino, ce n’era anche uno più piccolo di 9,7 pollici, ma è stato scartato - almeno inizialmente - perché non era il giusto compromesso tra uno smartphone e un ultrabook.
Una nuova nicchia - Gli esperti di settore sostengono che i tablet da 7 e 8 pollici potrebbero ritagliarsi in breve tempo una nicchia diversa da quella dei modelli più grandi da 9 e 10 pollici: Apple non vorrà certamente lasciarsi sfuggire la leadership di un settore che le sta così a cuore. C’è, però, un problema di fondo che il colosso californiano dovrà inevitabilmente affrontare: i suoi diretti rivali vengono venduti al prezzo di produzione e costano tutti meno di 200 dollari.
Questa scelta è legata al fatto che si tratta di dispositivi utilizzati principalmente per la lettura di libri e file multimediali: se Apple dovesse decidere di scendere in campo, dovrebbe comunque rivedere le sue strategie commerciali, puntando più sui contenuti che sui dispositivi stessi.
Nuovo iPod touch - Un altro aspetto da non sottovalutare è che Apple ha già in casa un prodotto che, più o meno, può competere con questa categoria: per chi non lo conoscesse, prende il nome di iPod touch e ha le stesse caratteristiche di un iPhone, compreso il display da 3,5 pollici. A questo punto, l’ipotesi più probabile è che questa linea venga aggiornata e il nuovo iPod raddoppi la sua diagonale, superando di poco i fatidici 7 pollici: in questo modo, l’azienda di Cupertino otterrebbe anche un secondo effetto, cioè quello di “svilire” la concorrenza, equiparando i rivali Kindle Fire e Nexus 7 a banali lettori MP4.
Quel Retina in più - C’è un ulteriore elemento che potrebbe fare la differenza, ovviamente a favore di Apple: la tecnologia Retina. Se venisse, infatti, applicata a uno schermo con una diagonale di 7,8 pollici, questo potrebbe raggiungere la risoluzione massima di 2.048 x 1.536 pixel, cioè molto più dell’attuale standard Full HD. Un mini tablet così performante di fatto sbaraglierebbe la concorrenza, ma non potrebbe certo essere venduto allo stesso prezzo degli altri, perché avrebbe comunque un costo di produzione nettamente superiore.
Pochi ma buoni - Non bisogna, infine, dimenticare la tradizione Apple: a differenza di Samsung e di tante altre dirette concorrenti, la casa della mela morsicata non ha mai voluto lanciare sul mercato troppi prodotti contemporaneamente. C’è, infatti, chi pensa che saturare ogni nicchia porti inevitabilmente a grandi successi, a scapito di qualche piccolo flop, ma a Cupertino non sono mai stati della stessa idea: meglio puntare su pochi modelli di sicuro gradimento, come dimostrato più volte in passato. Sembra, perciò, improbabile che Apple voglia ampliare ulteriormente la sua offerta.
Cosa ci attende in autunno - Proviamo, quindi, a tirare le somme, anche se l’ultima parola spetterà comunque ad Apple. È facile ipotizzare che possa essere l’iPod touch la “vittima” predestinata per fare spazio al nuovo iPad Mini, che utilizzerà la stessa versione di iOS 6 supportata dal fratello maggiore, insieme all’assistente vocale Siri. Il display misurerà 7,8 pollici e sarà di tipo Retina, mentre avrà la stessa fotocamera da 5 megapixel del vecchio iPhone e, opzionalmente, supporterà le reti 4G. E il prezzo finale? Non potrà essere inferiore ai 300 dollari, questo è certo, altrimenti addio guadagno.
(sp)