Della serie, “potevamo stupirvi con effetti speciali”: appena un paio di settimane fa, vi abbiamo annunciato che Apple era diventata la seconda azienda al mondo per capitale azionario e, analizzando il suo andamento borsistico negli ultimi mesi, ci eravamo sbilanciati nel pronosticare il sorpasso al vertice entro la fine dell’anno. In effetti, l’intuito non ci aveva traditi, eppure siamo rimasti comunque sorpresi quando abbiamo saputo che ieri il valore della casa di Cupertino ha superato quello di Exxon, e tutto questo è avvenuto in una decina di giorni soltanto.
In verità, Apple è passata davanti alla nota compagnia petrolifera non perché avesse fatto particolarmente bene, ma perché non ha fatto altrettanto male: sappiamo bene che durante questa settimana tutte le borse hanno fatto le bizze, tra sali e scendi da montagne russe; ma, mentre Exxon è arrivata a perdere quasi il 5%, il marchio della mela ha saputo contenere i danni ad un più modesto 2,5%. Tanto è bastato, però, per sancire l’atteso sorpasso ed ora Jobs si ritrova sulla vetta della finanza mondiale. Precisiamo subito che, nonostante il capitale inferiore, la multinazionale texana rimane tuttora in netto vantaggio per numero di dipendenti - che, con 83.600 impiegati, è quasi doppio rispetto a quello della rivale californiana - e per profitti, poiché è l’unica azienda ad aver superato nello scorso trimestre il margine dei 10 miliardi di dollari.
Gli investitori per così dire più tradizionalisti non devono, quindi, temere per il futuro di Exxon: sarà anche passata al secondo posto, ma rimane pur sempre ricca, sana e fiorente. In più, stando a quanto sostengono alcuni economisti, il 2012 potrebbe rivelarsi un anno catastrofico per l’economia globale, pertanto non conviene perdersi in strane elucubrazioni, tra le precarie condizioni di salute di Steve Jobs e le eventuali crisi petrolifere in Medio Oriente: sarà quel che sarà, magari tra le due litiganti una terza a sorpresa godrà, oppure saremo costretti a rivedere ogni situazione sotto una nuova prospettiva, basata sull’etica e sull’ecologia. Certo è che, con questi andamenti e queste cifre da capogiro, per Apple ed Exxon la sfida non s’abbasserà mai al livello di “lotta per la sopravvivenza” e, anzi, c’è già chi è pronto a scommettere su chi sarà la prima a raggiungere il trilione di dollari di capitalizzazione.