Nell'arco di quasi venticinque anni di onorata carriera, di buchi nell'acqua Apple ne ha fatti davvero pochi: su tutti, sicuramente va ricordata la console Pippin, sviluppata in collaborazione con Bandai durante la metà degli anni Novanta, che fu letteralmente surclassata dai rivali Sega e Nintendo e dismessa dopo poco più d'un anno di produzione. Più recentemente, il marchio della mela s'è ripetuto con la Apple TV, prodotto probabilmente "prematuro", che purtroppo non ha riscosso alcun successo, soprattutto al di fuori degli Stati Uniti. Da allora sono passati appena tre anni, eppure a Cupertino sembrano seriamente intenzionati a riprovarci: negli ultimi giorni, infatti, hanno iniziato a circolare con insistenza voci di un'ormai imminente presentazione della nuova iTV.
Sarà il terzo tentativo di Jobs e soci nel campo dei media center e sarà completamente differente dai suoi predecessori: condividerà la stessa architettura della quarta generazione dell'iPhone ed iPad, basata sul processore A4, avrà 16 GB di memoria flash ed installerà l'ultima versione del sistema operativo iOS, che gli consentirà d'utilizzare applicativi e giochi, oltre che sincronizzarsi con iTunes. Analogamente, le sue dimensioni saranno quelle di un grosso telefonino, mentre suscitano più di una perplessità la risoluzione massima limitata a 720p e l'assenza di un vero e proprio hard disk. In verità, dietro a quest'ultima lacuna c'è una giustificazione più che razionale, ovvero l'attivazione entro la fine dell'anno del servizio di streaming video all'interno di iTunes. Ultimo dettaglio da non trascurare: sembra che il prezzo di lancio possa essere inferiore ai 100€ e questo potrebbe contribuire in modo decisivo alla diffusione del prodotto, perché la futura rivale Google TV con ogni probabilità avrà costi leggermente superiori.
Precisiamo subito che questi sono puri e semplici rumors, perché non c'è ancora nulla d'ufficiale al riguardo; ciò nonostante, un'emittente britannica che porta lo stesso nome iTV ha già annunciato battaglia ed ha dichiarato d'essere intenzionata a registrare anche al di fuori del Regno Unito il proprio marchio per tutelarsi. D'altra parte, Apple non è nuova a dispute sui diritti riguardanti nomi e brand: proprio in fase di fondazione, si scontrò con l'omonima casa discografica creata dai Beatles, mentre solo qualche mese fa ha ottenuto in concessione da Cisco Systems - ovviamente a suon di dollari - l'uso del marchio iOS. Chissà che Steve Jobs non decida di cambiare nome al progetto e passare al più evocativo "Apple TV - There isn't two without three"...