Fotogallery - Il meglio per la realtà aumentata sul tuo iPhone
Apple non solo vigila incessantemente sulle applicazioni che faranno il loro ingresso nell’App Store, ma continua a seguirne le sorti anche dopo la vendita. I vigilantes della Mela tengono d’occhio la qualità e i contenuti dei vari programmi, ma prestano attenzione anche alle eventuali lamentele da parte del pubblico. Così alcuni contenuti, anche dopo anni di “scaffale”, spariscono dalla circolazione.
“Alcune applicazioni erano sugli scaffali virtuali da anni!”
Finta patente - È bastata la preoccupazione, espressa da alcuni politici statunitensi sul rischio di furto di identità, per bannare l’applicazione Drivers License in commercio ormai da due anni. Bob Casey, senatore della Pennsylvania, ha scritto personalmente una lettera all’azienda di Cupertino suggerendo che le finte patenti avrebbero potuto essere spedite via posta elettronica, stampate e plastificate per creare documenti falsi. Non aveva tutti i torti…
Alcool nelle vene? - L’applicazione Buzzed, invece, permetteva di conoscere i posti di blocco dove, i guidatori del sabato sera, vengono sottoposti alla fatidica prova del palloncino. Ancora una volta è stata decisiva la segnalazione di un gruppo di senatori che ne ha richiesto la rimozione perché il programma avrebbe incoraggiato la pericolosa pratica di mettersi alla guida anche dopo avere bevuto qualche bicchiere di troppo.
Storia crudele - È durata solo due ore la vita di Phone Story sviluppata da Molleindustria. Il motivo ufficiale della sua rimozione riguarda la "rappresentazione di violenza e abusi su minori" e "crudezza nei contenuti". Gli stessi problemi che, secondo i creatori, sarebbero legati alla produzione degli stessi iPhone. Phone Story, infatti, si proponeva di mostrare, attraverso un gioco, le condizioni di lavoro di tutta la catena di montaggio alle spalle degli smartphone, a partire dall’estrazione delle materie prime fino all’eliminazione delle scorie.
Navigar m’era dolce… - Per tutti coloro che sognavano di trasformare il proprio iPhone in un modem portatile per sfruttare la connessione 3G per far navigare notebook e altri aggeggi elettronici, iTether era la soluzione perfetta. Arrivata sugli scaffali, pur violandone i termini di servizio, è stata prontamente rimossa.
Inutile!! - Fin dai tempi dei primi telefonini, la preoccupazione per le radiazioni l’ha fatta da padrona. Ricordate le coccinelle che avrebbero dovuto proteggerci dalle onde radio? Takwon si proponeva di determinare la quantità di onde elettromagnetiche emesse dal nostro iPhone durante l’uso, fornendo consigli per abbassarne la dose. "Non è di alcun interesse", hanno dichiarato i censori dell’App Store.
Qualcuno ha ancora una coccinella sottomano? (sp)
Chiara Reali
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