di Luigi Teodonio
L’iPhone 5, che dovrebbe arrivare sugli scaffali il prossimo Ottobre, sarà il melafonino con lo schermo più sottile di sempre. Così la casa di Cupertino tenterà di recuperare il terreno perso in questo settore nei confronti dei rivali di Samsung. Intanto in Europa si preparano per l’invasione delle nano-sim.
"Lo schermo del vecchio iPhone 4S ha uno spessore di 9,3mm. Il nuovo circa 8."
Marce forzate
il nuovo smartphone della Apple arriverà sugli scaffali il prossimo Ottobre
melafonino
Schermo rivoluzionario - Molto probabilmente le tre aziende del sud-est asiatico sono leggermente in ritardo sulla tabella di marcia prefissata. Ed il perché lo spiega il Wall Street Journal nella sua edizione on-line. La Apple, infatti, le ha incaricate di produrre i nuovi panel LCD per l’iPhone 5 - che dovrebbe assomigliare alla foto che vedete, rubata dal blog cinese Apple Pro - basandosi sulla cosiddetta tecnologia in-cell. Questa richiesta ha creato non pochi problemi di natura tecnica e tecnologica alle tre aziende nippo-coreane impegnate nella produzione dei panel. E ciò ha portato ad un inaspettato aumento dei tempi di produzione.
Come funziona - La tecnologia in-cell permette di ridurre lo spessore del panel LCD poiché i sensori touch sono direttamente integrati nella circuiteria del panel stesso. Non c’è più bisogno, quindi, di dover “incollare” in un secondo momento il pur sottilissimo strato touch – solitamente spesso non più di mezzo millimetro – sul panel LCD, dato che sfruttando le avanzatissime tecnologie di produzione della Sharp, della LG e della Japan Display si riescono ad integrare i due componenti in un’unica soluzione, in maniera molto simile a ciò che avviene con il Retina Display che, però, alla fine risulta quasi impossibile da smontare. L’adozione di questa soluzione porterà anche ad un miglioramento nella visualizzazione dei colori e nella risoluzione dello schermo.
Perché in-cell? - Le motivazioni che hanno portato Apple ad optare per uno schermo più sottile nonostante tutte le difficoltà di produzione fossero facilmente pronosticabili si spiegano senza troppi problemi. Uno schermo più sottile, innanzitutto, vuol dire minor peso e maggior spazio per altri componenti all’interno dello smartphone. Inoltre, dato che panel LCD e strato touch sono integrati direttamente in fase di produzione, si riescono a ridurre i costi ed i tempi di produzione perché i vari componenti non devono essere sballottati da una parte all’altra dell’Asia.
Carrellate di nano-sim – Nel frattempo l’Europa si prepara ad essere invasa da un’ondata di… nano-sim card.
Il nuovo iPhone 5, infatti, sarà il primo smartphone ad utilizzare questa nuova tipologia di sim card, ed i gestori telefonici europei ne stanno facendo incetta. La nano-sim permette di ridurre ben del 40% le dimensioni rispetto alle micro-sim attualmente utilizzate dall’iPhone 4 ed utilizzate per la prima volta nel 2010 dall’iPad. Le nano-sim misurano 12,3 per 8,8 millimetri e a far le spese di questa ulteriore cura dimagrante sarà la plastica che circonda il chip. (pc)
La cover posteriore dell'iPhone 5?