Quando venne presentata ufficialmente, la Google TV sembrava destinata a diventare in breve tempo la regina dell’intrattenimento domestico: ora, a distanza di oltre 6 mesi, gli entusiasmi si sono decisamente sopiti e le prospettive della piattaforma sono state leggermente ridimensionate, soprattutto a causa delle difficoltà che sono emerse in fase di contrattazione con i principali provider satellitari al di fuori degli Stati Uniti; ma davvero Googleha perso la scommessa?
D’accordo, i primi mesi non sono stati proprio come ci si aspettava a Mountain View; ciò nonostante, il 2011 è appena iniziato e già si parla dell’imminente lancio di diversi modelli di TV che integreranno questa tecnologia, quindi il trend potrebbe rapidamente invertirsi. Invece è il successo - un po’ inaspettato in verità - di Android che addolcisce più d’ogni altra cosa la pillola e, così, presto potremo assistere al suo esordio nel campo audio-video. I motivi dietro a questo exploit sono molteplici: innanzitutto, il sistema operativo più in voga del momento non ha alcun problema di compatibilità con gli hardware più disparati, mentre la Google TV esige soltanto architetture Intel; in secondo luogo, i principali produttori del settore concordano sull’importanza di Internet nella nuova generazione di apparecchi televisivi, ma sono altrettanto consci della diffidenza che mostra il grande pubblico ad affidarsi completamente nelle mani di un’unica multinazionale con tendenze monopoliste; infine, la grande G non ha un circuito di vendita privilegiato, pertanto una politica esclusivista potrebbe risultare svantaggiosa, al contrario di un sistema di collaborazioni capillare, analogo a quello già visto nel mondo della telefonia mobile.
Nel frattempo, anche la concorrenza ha intuito il potenziale economico del settore e, così, sia Apple che Microsoft s’apprestano a fornire le rispettive piattaforme multimediali ad alcune case produttrici al momento ancora ignote. Dopo la corsa a tre che ha portato al salto epocale dal semplice cellulare al più evoluto smartphone, adesso la storia sembra ripetersi e, con ogni probabilità, si concluderà - si fa per dire - con la definitiva consacrazione delle cosiddette smart TV. E dopo, a quale altro ambito tecnologico toccherà? A giudicare dalle prime avvisaglie, iniziamo a sospettare che possa essere quello automobilistico. (ga)