Innovazione

Anche Sony vuole buttarsi nella mischia dei tablet

Arriva il PlayStation tablet.

Quando arriva sul mercato una novità epocale, solitamente il pubblico si divide in due fazioni: c’è chi sostiene l’innovazione tout court ed identifica il progresso - qualunque esso sia - con il bene e chi, invece, predica sempre prudenza ed invita all’attesa, affinché eventuali limiti o difetti possano venire a galla. Non dobbiamo mai dimenticare che anche i giganti dell’elettronica sono guidati da comuni esseri umani, pertanto ripropongono su larga scala gli stessi punti di vista: esistono marchi come Samsung che cercano di precorrere i tempi, arrischiandosi talvolta in progetti dal futuro incerto, ed altri come Sony che preferiscono privilegiare l’affidabilità e la completezza delle tecnologie che adottano.

A proposito della multinazionale giapponese per eccellenza, dopo una lunga attesa è finalmente arrivato l’annuncio ufficiale che entro la fine dell’anno verrà presentato il suo primo tablet PC, nome in codice S1. In verità, già da tempo sono trapelate alcune indiscrezioni in merito, tant’è che noi stessi vi abbiamo parlato di un possibile lancio del PlayStation tablet previsto per l’autunno, ma non si è mai andati oltre i semplici rumors. Ieri ogni dubbio è stato fugato da Sir Howard Stringer in persona, CEO di Sony, il quale ha dichiarato che nei laboratori di Tokyo è in fase di sviluppo un nuovo dispositivo con display touchscreen da 9,4’’, scocca ricurva dal design quantomeno insolito, piattaforma hardwareNvidia Tegra 2 e sistema operativo Android Honeycomb, perfettamente compatibile con l'applicazione PlayStation Suite, che a breve vedremo esordire nello smartphoneXperia Play. Di più al momento non è dato sapere, ma la vocazione videoludica di questo tablet è fuori discussione e non resta altro che aspettare che vengano svelati gli ultimi dettagli, verosimilmente durante l’estate in occasione dell’IFA.

A nostro avviso, l’eccessiva prudenza in campo tecnologico può rivelarsi una sorta di arma a doppio taglio, perché comporta notevoli rischi: in primis, bisogna evitare che la novità venga bruciata da una concorrenza troppo numerosa ed agguerrita; in secondo luogo, lo sviluppo deve avvenire in tempi sufficientemente rapidi, in modo tale da non produrre oggetti già obsolescenti alla nascita; infine, si deve ugualmente prestare molta attenzione alla ricerca, altrimenti l’innovazione si riduce alla semplice clonazione. Noi, comunque, abbiamo fiducia in Sony: nell’ipotesi peggiore, ci ritroveremo tra le mani un lussuoso telecomando per la nostra Google TV.

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5 aprile 2011 Luca Busani
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