C’è chi dice che il profumo ed il tatto della carta stampata siano insostituibili e snobba gli e-reader perché ci privano di queste magnifiche sensazioni. Da ieri, queste persone sono diventate ufficialmente una minoranza, quantomeno negli Stati Uniti: Amazon ha infatti reso noto che le vendite degli eBook nel primo quadrimestre del 2011 hanno superato quelle dei libri in carta ed ossa.
Il risultato è a dir poco epocale: d’altra parte, nel campo della letteratura non stupisce più di tanto che il virtuale superi il reale, visto che è pur sempre la fantasia a farla da padrona. I dati, però, parlano chiaro: negli ultimi mesi, sul celebre portale di e-commerce sono stati acquistati 105 testi elettronici ogni 100 cartacei. La differenza è tutto sommato esigua, non lo neghiamo, ma il sorpasso la dice lunga sull’andamento generale del mercato editoriale contemporaneo, soprattutto se confrontato con i numeri dell’anno passato: in meno di 365 giorni, gli eBook hanno visto triplicare le loro vendite ed il divario aumenterà ulteriormente entro il 2012.
Sarà soltanto questione di mentalità, ma non bisogna dimenticare che buona parte del merito va anche alla diffusione ormai capillare dei dispositivi che supportano queste tecnologie: oltre agli e-reader, grazie ad apposite applicazioni gratuite, sono stati resi compatibili quasi tutti i tablet PC, nonché moltissimi smartphone; e poter portare sempre con sé i propri bestseller preferiti è certamente un bell’incentivo alle vendite. Bisogna altresì riconoscere che la stessa Amazonci ha visto lungo, quando ha deciso di tagliare i prezzi del suo Kindle di terza generazione, a costo di non guadagnare neppure un dollaro sul singolo pezzo: i profitti sono arrivati ugualmente - e per giunta con gli interessi - grazie a quella che sta diventando la moda culturale del momento.
Nutriamo, invece, qualche dubbio sull’idea di ridurre ulteriormente il prezzo del Kindle, attraverso l’introduzione di spazi promozionali su misura: scendendo a cifre ancor più popolari, il dispositivo potrebbe davvero trasformarsi in un must, ma non si è mai visto un romanzo con le inserzioni pubblicitarie tra una pagina e l’altra, e questa sì che sarebbe una differenza sostanziale rispetto ai cari vecchi libri. (ga)