La notizia sembra confermata, oggi dovrebbe avvenire il lancio del nuovo negozio di applicazioni dedicate agli smartphone Android creato e gestito da Amazon: Android App Store.
Il nuovo Android App Store sarà molto più simile all’App Store di Apple che all’Android Market di Goole, infatti sarà possibile accedere all’archivio non solo attraverso il portale Amazon.com ma anche attraverso un applicazione appositamente creata.
La particolarità di questo negozio virtuale di applicazioni sarà in particolar modo il prezzo degli App, che dovrebbe essere sostanzialmente minore rispetto al Market ufficiale circa il 30%.
Una delle prime applicazioni a debuttare sull’Android App Store potrebbe essere Angry Birds Rio il cui lancio ufficiale dovrebbe arrivare proprio nella giornata ed in esclusiva per l’Android App Store.
Altra differenza è la tassa annua che dovranno sborsare gli sviluppatori: a differenza dell’Android Market ufficiale di 25,00 dollari quella di Amazon sarà di 99 dollari: una bella e cospicua differenza.
Il lancio di questo nuovo store cosa vorrà significare? Probabilmente è legato al progetto di Amazon di invadere il mercato dei tablet con un suo prodotto basato sull’OS di Google così da guadagnare due volte nel mondo Android.
Tuttavia non è detto che Amazon abbia calcolato la determinazione di Apple nel dominare il mondo degli smartphone e delle applicazioni ad essi collegate, sembra infatti che il colosso di Cupertino abbia già avviato un’azione legale per bloccare o comunque rallentare l’avanzata di Amazon.
La denuncia sembra sia dovuta all’utilizzo delle parole App Store, una marchio usato oramai da anni per indicare il negozio virtuale delle applicazioni dedicate al melafonino.
Sembra, secondo Apple, che aggiungere la parola “Android” davanti a “App Store” non sia sufficiente per differenziare i due store, spetta ora al tribunale della Californi determinare quale dei due colossi abbia realmente ragione.
Secondo un portavoce, Apple ha proposto per tre volte di modificare il nome del suo nuovo servizio ma senza mai ottenere una risposta. L’ingrato compito di definire se il termine App Store è generico o se andrà ad identificare solo il prodotto Apple spetterà ai giudici.