Manca poco più di un mese al 26 febbraio, data fissata per il lancio in Giappone del Nintendo 3DS: si rincorrono già le voci sui primi titoli che usciranno per questa nuova console portatile ed ormai sappiamo praticamente tutto di lei, dalla doppia fotocamera 3D al controller analogico, ma la caratteristica tecnica che più di tutte continua a far discutere è l’innovativo display autostereoscopico.Sono state, infatti, pubblicate le avvertenze al pubblico che compariranno nel suo manuale d’uso e vi sono parecchi elementi quantomeno allarmanti: in primo luogo, l’utilizzo è fortemente sconsigliato ai bambini d’età inferiore ai 6 anni e, poi, ogni mezz’ora è opportuno fermarsi e far riposare gli occhi per una decina di minuti; in più, alle prime avvisaglie di fastidio od affaticamento della vista, sarebbe meglio disattivare la funzione 3D. Il presidente della casa di Super Mario, Saturo Iwata, ha ribadito in una recente intervista che sarà sua premura informare adeguatamente la potenziale clientela sui rischi derivanti dall’(ab)uso di queste tecnologie, a costo d’influenzare negativamente le vendite del 3DS. Benché non siano ancora stati pubblicati studi scientifici che confermino - oppure smentiscano - questi timori, anche Toshiba si è schierata al fianco di Nintendo su questo punto ed ha deciso di sconsigliare l’uso delle sue nuove TV glasses-less ai più piccoli. La ricerca, però, si sta muovendo proprio in questa direzione e siamo certi che i primi studi in merito non tarderanno ad arrivare; prova ne è l’allarme lanciato da Karen Sparrow, assistente esecutiva dell’AOP (Association of Optometrists), che ha puntato il dito sull’abituale distanza dagli occhi a cui viene posta una console portatile e sull’innaturalezza della percezione tridimensionale così creata, che, a suo dire, causerebbero problemi sia a breve, come emicranie e stress, che a lungo termine, come lo strabismo e l’ambliopia, soprattutto negli individui in cui lo sviluppo degli organi visivi non s’è ancora completato - solitamente, questo avviene appunto attorno ai 6/7 anni -.Dal canto nostro, qualche ragionevole dubbio l’abbiamo ormai da tempo e crediamo che sia sempre consigliabile approcciarsi con cautela ad una tecnologia appena nata, indipendentemente dall’età anagrafica, ma che sia altrettanto inopportuno fasciarsi la testa prima d’essersela rotta. Inoltre, è già accaduto in passato - e per questo motivo è facile pensare malignamente che possa essere un’astuta manovra di marketing - che divieti e censure spingano il mercato nella direzione diametralmente opposta a quella indicata: che l’arma vincente di questa console così “trasgressiva” possa essere il fascino del proibito?