"Più ibrido di così si muore!" è ciò che verrebbe spontaneo esclamare vedendo il nuovo frutto dell’ingegno del designer Michael Moshier: Si tratta, infatti, della prima autovettura volante a doppia alimentazione, ovvero carburante ed energia elettrica.
Per ora, non ha un nome ufficiale e, a dirla tutta, non ha neppure un futuro ben delineato, tant’è che il suo creatore ha deciso di presentarla pubblicamente, proprio per cercare investitori che credano nel suo progetto e lo sostengano economicamente nella delicata fase di rifinitura e commercializzazione. Il sistema di propulsione adottato è analogo a quello già visto in un modello precedente di velivolo ad uso personale, ideato dallo stesso Moshier: il mezzo riesce a sollevarsi grazie ad una serie di ventole intubate verticali, testate nella galleria del vento gentilmente offerta dalla NASA. All’interno dell’abitacolo, può ospitare due passeggeri ed è in grado di coprire diverse decine di chilometri di distanza ad una velocità di crociera di tutto rispetto, con il vantaggio rispetto alle comuni utilitarie di poter viaggiare in linea d’aria e senza risentire del traffico urbano congestionato.
Il collaudatore Robert Bulaga è decisamente ottimista, perché i primi voli effettuati hanno dimostrato ampiamente il potenziale dell’auto, che potrebbe diventare sia una nuova risorsa per i paesi del terzo mondo, dove le infrastrutture sono piuttosto carenti - può decollare ed atterrare pressoché ovunque e non necessita di strade - sia un prezioso strumento per i soccorsi e le forze dell’ordine nelle nazioni più sviluppate.
Il futuro si prospetta, quindi, sempre più simile a quello immaginato in alcune serie fantascientifiche del passato: quando, anni addietro, guardavate in TV i cartoni animati di Hanna-Barbera, non avete mai desiderato - almeno per un istante - salire a bordo della macchina volante dei Pronipoti? Pensate, con un “piccolo” sacrificio economico potreste realizzare questo sogno quanto prima.