Negli ultimi mesi sarà successo a molti di voi d’incappare nei disagi causati dall’eruzione del vulcano islandese Eyjafjoll, che ha costretto i principali aeroporti europei alla chiusura in più occasioni. Gli esperti non si sbilanciano, ma temono la possibilità di nuovi episodi piroclastici nei mesi a venire ed immaginiamo che, davanti a questa notizia, tutti i responsabili delle principali compagnie aeree mondiali siano sbiancati in volto. Tutti tranne Andy Harrison, capo esecutivo di easyJet: già, perché la compagnia britannica ha un asso – tecnologico – nella manica.
Si chiama AVOID e già il nome è tutto un programma: ad essere precisi, questo è un acronimo che sta per Airborne Volcanic Object Identifier and Detector (cioè identificatore e rilevatore di materia vulcanica presente nell’aria) ed indica un innovativo radar in grado di rilevare con tecnologia ad infrarossi le nubi di cenere nel raggio di 100 km, ad altezze comprese tra i 1.500 e i 15.000 metri. Queste informazioni vengono raccolte dagli stessi aerei di linea ed inviate al centro di controllo di volo della compagnia, che le elabora ed infine ricostruisce in tempo reale un’immagine accurata della nube, consentendo di sfruttare le aree “pulite” dello spazio aereo, che rischierebbero altrimenti di essere chiuse.
Questa tecnologia, inventata dal Dott. Fred Prata del NILU, minimizzerà quindi i disagi in caso di nuove eruzioni ed ha già ottenuto il consenso della CAA, che si è dichiarata pronta a sostenere le società che introdurranno innovazioni importanti come questa. Il primo volo di prova decollerà entro un paio di mesi e, per portare a termine il progetto e dotare dell’AVOID l’intera flotta aerea, easyJet investirà oltre un milione d’euro.
A questo punto, non dovete più temere per le vostre prossime vacanze: se sceglierete easyJet, volerete sicuramente!