Thad Starner, un ricercatore del Georgia Institute of Technology di Atlanta, ha messo a punto un sistema per comunicare con i delfini tramite il loro linguaggio: il progetto, denominato Cetacean Hearing and Telemetry (CHAT), consiste nel fornire a un sub un PC che cerca di riconoscere i suoni emessi dai cetacei e di produrre risposte in tempo reale. Se tutto ciò funzionasse, sarebbe uno dei passi più importanti verso una comunicazione a 360° con i delfini.
Questi animali, infatti, grazie alle loro doti intellettive, hanno ottenuto, nel corso degli anni, ottimi risultati nei test a cui sono stati sottoposti: ad esempio, sono in grado di riconoscere 100 parole diverse e capire il significato di una frase anche in situazioni ambigue, come ad esempio comprendere la differenza di significato tra "porta il surf all'uomo" e "porta l'uomo al surf". Finora si è sempre cercato di imporre il nostro linguaggio all'animale, mentre la ricerca di Starner si basa sull'invertire la rotta delle comunicazioni: ad Atlanta incrociano le dita, grazie all'aiuto di due idrofoni e di un minuscolo PC delle dimensioni di uno smartphone. Questo dispositivo cercherà di captare un'eventuale imitazione vocale delle "parole" coniate dal team, come ad esempio quella per simboleggiare l'alga; se i delfini risponderanno attivamente allo stimolo, il computer elaborerà il suono. A questo punto, ascoltando i "discorsi" dei cetacei in mare aperto, i ricercatori sperano di riconoscere le unità fondamentali del loro linguaggio.
Il progetto è pieno di punti interrogativi e non tutti sono concordi sulla riuscita: tuttavia, se questa intuizione si rivelasse esatta, aprirebbe un portone e porterebbe una grandissima mole di nuovi dati per approfondire la comunicazione animale. (ga)