A vederlo sembra una persona normalissima. Eppure Massimo Banzi è uno degli italiani più noti e stimati all'estero. Insieme a un gruppo di altri 4 nel 2003 da vita ad Arduino, una scheda elettronica (e relativa piattaforma software) open source che è diventata il cervello di una quantità incredibili di progetti che vanno dalla robotica all'automazione, dalla ricerca genetica alle mostre di design. Per questo The Economist lo aveva inserito nel novero dei fautori della "nuova rivoluzione industriale". Che oggi è quasi diventata realtà.
Banzi, è anche al centro della cosiddetta rivoluzione dei makers, quel mix di tecnologia digitale e perizia artigianale che anima da anni il movimento dei makers che affollano ogni anno la Maker Faire di Roma, di cui Banzi è curatore.
Ospite giovedì scorso di un'incontro pubblico organizzato da Sorgenia, Banzi ha fatto il punto sull'Innovazione alla portata di tutti.
Il fondatore di Arduino ha raccontato, nella sede della Digital Energy Company, la propria idea di tecnologia democratica (vedi il video riassunto qui sotto).
«Molte delle tecnologie che ci circondano oggi sono rese complesse senza motivo; basta un po' di lavoro e di impegno per renderle più accessibili e alla portata di tutti» ha detto Banzi.
«Quando le persone capiscono come funzionano le tecnologie riescono a dare un contribuito per migliorarle e, a quel punto, l'innovazione diventa collettiva. Per molti la tecnologia è un muro invalicabile, a noi piace rappresentarla come una scala sulla quale tutti possono salire, un gradino alla volta. La metodologia con cui noi insegniamo è basata sul fare, ovvero privilegiamo la pratica alla teoria. Questa è una tecnica che funziona molto bene per esempio con i bambini che, già alle scuole medie, imparano a trovare soluzioni semplici per problemi complessi. Più persone conoscono una tecnologia più quella tecnologia cresce e diventa patrimonio di tutti» ha continuato Banzi. Che - durante la sua conferenza - ha anche mostrato come sia semplice il funzionamento di Arduino (vedi video qui sotto).
Nel corso dell'incontro Banzi ha fatto molti esempi di utilizzo di Arduino concentrandosi in modo particolare su quelle - numerose - utilizzate per produrre energia da fonti rinnovabili e ridurre gli sprechi.
«Ci sentiamo molto vicini al mondo dei makers di cui Massimo Banzi con Arduino è un protagonista - ha detto Gianfilippo Mancini, amministratore delegato di Sorgenia che ha ospitato l'incontro-. Con una tecnologia resa semplice e fruibile, ragazzi di soli 14 anni hanno dimostrato di saper fare cose straordinarie. Questo è esattamente l'approccio che adottiamo: vogliamo portare l'energia a un nuovo livello di semplicità e sostenibilità, anche grazie all'utilizzo delle tecnologie digitali.
L'energia personale, condivisa e finalmente semplice è una idea molto affine a quella della comunità di Arduino. Rendere alla portata di tutti tecnologie e soluzioni personalizzate è il futuro dell'innovazione e aiuterà a rendere sostenibile il nostro piante e il nostro mondo».
Qui sotto, invece, l'intervista completa a Massimo Banzi