L’l’Icann, l’ente responsabile degli indirizzi web per conto del governo Usa, ha finalmente approvato la creazione del dominio di primo livello “xxx” che identificherà i siti con contenuti a luci rosse.
“Il mercato potenziale del dominio xxx si aggira intorno ai 370 milioni di siti web”
Dominio del porno - Dopo la vendita del dominio sex.com qualche mese fa per la bellezza di 13 milioni di dollari, l’industria del web a luci rosse fa un ulteriore passo avanti perché l’Icann, l’ente preposto al rilascio e alla regolamentazione degli indirizzi Internet, ha dato il via libera al dominio di primo livello “xxx” a uso e consumo di siti a carattere pornografico. Una richiesta, avanzata e respinta numerose volte nel corso degli ultimi dieci anni, che finalmente arriva a un “happy ending” sia per l’industria a luci rosse sia per gli utenti che potranno filtrare in maniera più efficace i contenuti hard per i proprio figli.
Suffisso a luci rosse - La battaglia per l’agognato dominio “xxx” è stata portata avanti per anni dall’ICM Register, provider del registro Internet Usa, per conto di numero clienti interessati a siti con contenuto per soli adulti. L’ICM Register afferma di avere già all’attivo oltre 110 mila prenotazioni che potrebbero aumentare a dismisura adesso che il dominio è stato approvato. Il mercato potenziale del suffisso"xxx” si aggira infatti intorno ai 370 milioni di siti web senza contare che il termine “sex” è da sempre il più cliccato nelle ricerche sul web.