di Luca Forte
Vivendi, uno dei più grandi e remunerativi publisher dell’industria videoludica, potrebbe vendere a sorpresa Activision Blizzard. È l’opinione di alcuni analisti. Questo significa che Call of Duty e World of Warcraft sarebbero alla ricerca di un nuovo padrone..
"Call of Duty e World of Warcraft cercano una nuova dimora"
Activision Blizzard vendonsi - Molti analisti di mercato, da alcuni giorni, sostengono che Vivendi, il colosso che controlla Universal Music e alcune aziende di telecomunicazioni sparse per il mondo, avrebbe intenzione di vendere le sue quote di Activision Blizzard. Il gruppo francese possiede circa il 60% delle azioni del publisher di Call of Duty e World of Warcraft per un valore stimato di 13 miliardi di dollari.
Business in crescita - La divisione games di Vivendi rappresenta la quarta fonte di guadagno per la multinazionale transalpina, con una crescita del 4,5% su base annua e vendite per 4,76 miliardi di dollari. Questo rende Activision Blizzard il più grande publisher del mercato, davanti a Electronic Arts e Take-Two.
Annunci in vista? - Blizzard, secondo l’analista Jeff Borack di Seeking Alpha, potrebbe ritrovarsi costretta a svelare nuove informazioni sul seguito di World of Warcraft, il re incontrastato nel campo dei giochi di ruolo online, con circa 10 milioni di giocatori paganti ancora attivi. Vivendi sembra, infatti, intenzionata a svelare Titan, questo il nome in codice del progetto, prima di vendere le quote in Activision. Tale mossa potrebbe essere dettata dalla volontà di rendere le azioni ancor più appetitose per gli eventuali nuovi investitori.
Modus operandi - La software house che sta sviluppando Titan per Blizzard, ma anche Diablo e Starcraft - tanto per citare i titoli più famosi - è conosciuta per i suoi ritmi lenti e il perfezionismo estremo che la portano a pubblicare un titolo “solo quando è pronto”. Questo accelerare i tempi per motivi prettamente economici finirebbe con lo stravolgere l'iniziale pianificazione della software house che, con tutta probabilità, sperava di avere più tempo a disposizione per curare i dettagli del gioco. Speriamo che questo non intacchi il lavoro del talentuoso studio. (sp)