E’ iniziato come un semplice espediente: andare a caccia dei propri studenti nel luogo in cui si radunano. Sto parlando ovviamente di Facebook e degli sforzi letterari un professore universitario, Jeff Nunokawa(nell'immagine, al centro), con una cattedra in Inglese a Princeton.
“Le email di risposta che spedivo ai miei alunni quando mi esprimevano dei dubbi sulle lezioni stavano iniziando a prendere vita propria”. Quindi, ha riflettuto il professore, perchè tenerle private? Nunokawa ha scoperto di amare il mestiere di scrittore, e quando si ha uno scopo concreto scrivere viene spesso più facile. Per unire l’utile al dilettevole ha composto oltre 3200 essay (in italiano è “saggio”, la forma di prosa scolastica che nei paesi anglosassoni sostituisce integralmente il domestico “tema”), tutti su argomenti che lo stuzzicano o che erano di interesse per gli alunni. Cosa ve ne pare? Di sicuro è un'incredibile alternativa 2.0 ai nostri storici Bignami.
Non tutti sono lunghi, magari solo qualche frase, ma in definitiva questo accademico molto creativo ci lavora tutto il giorno, quando non è impegnato in altre faccende professionali. La sua idea per il futuro è di selezionarne qualcuno e scrivere in un libro. A quanto pare ha l’imbarazzo della scelta, perchè la qualità è così alta da fargli ottenere tra studenti e colleghi lo status di vera e propria celebrità del campus. Una storia tutta americana? Non saprei, ma è decisamente indicativo sapere che Nunokawa è da anni presente su Facebook e l’ha sempre usato per comunicare con i ragazzi. Quanti dei vostri professori sono così?
Per chi fosse interessato, ecco il profilo di Jeff Nunokawa. E' necessario diventare suoi amici per leggere le sue opere, però. (ga)