“I giornalisti del Web vincono il premio Pulitzer”
È un momento storico per il giornalismo online, che vince il prestigioso premio Pulitzer. Anche se già dal 2006 sono ammesse al famoso premio le edizioni web dei quotidiani e dal 2008 possono partecipare le pubblicazioni che esistono solo online, questa è la prima volta che il Pulitzer viene vinto da inchieste effettuate da una di queste pubblicazioni.
I due vincitori del 2010 sono: Frank Fiore, un cartoonist della versione online del San Francisco Chronicle e Sheri Fink, una giornalista dell'associazione noprofit ProPublica.
Satira politica - Fiore ha vinto per i suoi cartoni animati di satira politica, che vengono pubblicati online dal giornale californiano da quasi una decade e sono diventati un cult per il lettore americano. Mentre Fink ha vinto con la cronaca dettagliata della situazione critica in un ospedale di New Orleans dopo l'uragano Katrina. Si tratta di un reportage investigativo sulle decisioni vitali e i risvolti legali, morali e deontologici, che i dottori e gli infermieri si trovano ad affrontare in situazioni di estrema emergenza.
Nuova frontiera del giornalismo - È la prima volta che il premio viene vinto da media che lavorano solo online e forse sarà la spinta per risollevare le sorti dell'editoria e del giornalismo, che vivono nel 2010 una profonda crisi, economica e non, in quasi tutto il pianeta.
E da noi? - Anche in Italia qualcosa si sta muovendo in questo settore: lunedì 12 aprile, presso il Circolo della Stampa di Milano, è stato presentato dalla neonata Unione Sindacale Freelance il primo portale italiano di giornalismo on demand. In pratica il giornalista propone un'inchiesta in autonomia, che viene illustrata sul sito e include il compenso che egli ha stabilito. L'inchiesta viene realizzata solo una volta che vengono raccolti i soldi necessari, che verranno spediti direttamente dai cittadini che hanno interesse a far luce sul dato argomento. Solo il tempo saprà dire se è questa la strada del giornalismo nell'era post 2.0.