E’ da quando scrivo di Twitter che parlo della sua continua lotta per ottenere un serio tornaconto dall’incredibile user base... E finora non mi sono mai trovato a descrivere un vero successo. L’ultimo tentativo è iniziato ieri: dopo sei mesi di ad nella "periferia" dell'interfaccia per promuovere trend, tweet e account, d’ora in poi le pubblicità appariranno anche nelle timeline, anche se solo in quelle degli utenti del client indipendente Hootesuite. Un grosso tabù è stato quindi violato ed i 900.000 che usano questo software vedranno passare ad di Virgin, Starbucks e Red Bull in mezzo ai regolari tweet.
Generalmente questo è proprio il tipo di comportamento che irrita gli utenti, anche perchè Twitter ha recentemente proibito ai network pubblicitari di terze parti di fare esattamente la stessa cosa. E’ difficile fare soldi e preservare la propria purezza. La prima considerazione che viene in mente è che le timeline degli utenti attivi del social network sono già piuttosto disordinate e le pubblicità aumenteranno ulteriormente il rumore di fondo.
Quanto è pronto il pubblico ad accettare questa evoluzione? Molti degli “utenti” che tutti seguiamo sono già dei marchi, come dice su ReadWriteWebAnil Dash, blogger e direttore ExpertLabs. Basta pensare alle celebrità come Lady Gaga.
La discussione è aperta, ma ho sospetti concreti che Twitter dovrà abbandonare questa battaglia con le ossa rotte.