di Peppe Croce
Becco all'insù e ali pronte a spiccare il volo: dopo sei anni per Twitter sembra proprio arrivato il momento della svolta.
"I ricavi previsti per il 2012 sono di 260 milioni di dollari, 540 nel 2014"
Pronto a volare -
un post sul suo blog ufficiale
Nato mobile - Soldi che verranno dalle app per dispositivi mobile, smartphone e tablet, che stanno già sperimentando le sponsored stories tra un tweet e l'altro. Il modello di business di Twitter, infatti, è l'inserimento dei tweet sponsorizzati nello stream in modo da non appesantire e non stravolgere il normale uso del servizio. I 140 caratteri del tweet standard, poi, sono intrinsecamente pensati, nati si potrebbe dire, per i cellulari e per questo Twitter ha intenzione di puntare al massimo su questa fetta di utenza. E lo fa partendo avvantaggiata rispetto a Facebook, Google+ e gli altri social che hanno già le proprie applicazioni per mobile, ma ancora non riescono a farle rendere a sufficienza - nel caso di Facebook, che vorrebbe produrre in casa uno smartphone per correre ai ripari - o ancora non hanno inserito la pubblicità - nel caso di Google+.
Arrivano i soldi - Ma quanto rende la pubblicità di Twitter? A quanto pare abbastanza. Se Facebook ha ammesso più volte di non essere ancora in grado di monetizzare a sufficienza i suoi oltre 400 milioni di utenti su smartphone e tablet, infatti, Twitter chiuderà il 2012 con un brillante risultato: 260 milioni di dollari di ricavato. Le stime al 2014 parlano di 540 milioni di ricavato. Senza parlare di una possibile, e probabile, collocazione in borsa dell'azienda che farebbe fare un ulteriore salto in avanti alle sue potenzialità. Capito perché l'uccellino ha aperto le ali? (sp)