Una sentenza che è già diventata un importante precedente arriva dalla Spagna: il tribunale ha stabilito che i portali-aggregatori di link per file (anche illegali) da scaricare in P2P, se privi di pubblicità, sono legittimi e legali.
Il caso spagnolo - Lo scorso maggio Jesus Guerra, possessore di un bar e appassionato di informatica a tempo perso, ha ricevuto una lettera dalla società per i diritti di autori e produttori SGAE (Sociedad General de Autores y Editores) che citava a giudizio il suo portale elrincondejesus.com chiamato per violazione del copyright dei suoi assistiti. Attraverso il suo spazio on-line, Jesus permetteva una facile condivisione dei link ai file eDonkey e Torrent per scaricare musica in modo illecito.
Il giudice respinge le richieste - Forse anche Jesus stava perdendo le speranze, ma ha comunque fatto appello e negli scorsi giorni ha avuto ragione: il tribunale ha constatato che il senor Guerra non traeva profitto dal sito e allo stesso tempo non ospitava sul suo spazio nessun file non autorizzato. Soltanto i link che portavano gli utenti a scaricare i file, ma questo il tribunale l'ha considerato non punibile penalmente. Insomma si comportava come un normale motore di ricerca.
Si attende la reazione della SGAE - La decisione storica l'ha presa il giudice Raul N. García Orejudo che ha rispedito al mittente la volontà di chiudere immediatamente il portale sentenziando che "Il P2P è un mezzo per la trasmissione di dati tra utenti di Internet, non viola nei suoi principi nessuna proprietà intellttuale" Ora si attende la reazione della SGAE che potrebbe ricorrere oppure chiedere la modifica della legge. O tutte e due le cose...