di Luca Busani
Gaikai, chi è costui? E soprattutto perché un’azienda come Sony, che sta cercando di superare un momento non proprio felicissimo, ha deciso di investire 380 milioni di dollari per la sua acquisizione? Dietro la scelta c’è il marchio PlayStation.
"Sony conta di portare i videogame migliori su smartphone e TV grazie a Gaikai"
Cloud gaming - Gaikai è un provider californiano che fornisce una serie di servizi cloud per utilizzare videogame del calibro di Mass Effect, FIFA e The Sims su dispositivi che non hanno nulla a che fare con le console vere e proprie. L’azienda è, di fatto, una delle principali rivali di OnLive, la piattaforma leader nel settore del cloud gaming. D’altra parte, Microsoft ha fatto sapere - più o meno ufficialmente - che la prossima Xbox 720 farà largo uso di questa nuova modalità di distribuzione dei giochi, così non sorprende che Sony abbia deciso di accaparrarsi un’azienda che ha già maturato una certa esperienza nel settore.
Un investimento per il futuro - La console PlayStation 4 è ancora lontana, intendiamoci, ma la flessione delle vendite registrata da PS3 e PSP, insieme all’esordio non proprio esaltante di PS Vita, deve aver spinto i dirigenti Sony a valutare nuove strade per il futuro della loro sezione videoludica, che finora si è sempre dimostrata una vera ancora di salvezza per il colosso giapponese. Certo, di questi tempi quasi mezzo miliardo di dollari non sono bruscolini, ma in prospettiva il potenziale commerciale del cloud gaming vale sicuramente l’investimento.
Una console nella TV - Oltre a Microsoft, OnLive e - in misura minore - Nintendo, lo stimolo per Sony è arrivato anche da un altro settore, che c’entra poco o nulla con i videogiochi. Stiamo, infatti, parlando di televisioni, visto che sia Samsung che LG hanno stretto accordi commerciali proprio con Gaikai, per portare alcuni dei titoli più attesi dell’anno sulle loro Smart TV. Sony, con questa acquisizione, potrebbe garantirsi importanti esclusive per gli ultimi modelli della serie Bravia, portando virtualmente una console all’interno della televisione.
PlayStation ovunque - Il cloud gaming non si limita solo a console e TV: può essere sfruttato perfino nei dispositivi mobili di ultima generazione, come tablet, ultrabook e smartphone, e sappiamo bene quanto Sony sia convinta dell’avvenire di questo settore. Il gigante nipponico, con ogni probabilità, ha già in mente una sorta di PlayStation Anywhere, una piattaforma ubiquitaria che permetta di giocare con gli stessi titoli - senza soluzione di continuità - su una miriade di prodotti diversi.
Questo sistema di distribuzione virtuale consentirà, inoltre, di ridurre sensibilmente i costi di produzione, promozione e diffusione dei videogame.
Titoli di qualità - Temi che per rendere compatibili i videogame con così tanti dispositivi sarà necessario un sacrificio in termini di qualità grafica e di giocabilità? Anche sotto questo punto di vista, il cloud gaming ha compiuto passi da gigante negli ultimi mesi e, grazie ai nuovi acceleratori grafici sviluppati da Nvidia, ATI e Intel - che, tra l’altro, detiene una piccola quota azionaria di Gaikai -, non farà affatto rimpiangere le console più blasonate.
La sicurezza prima di tutto - L’idea di Sony è sicuramente molto interessante, ma perché possa diventare un vero successo è essenziale che l’azienda giapponese dimostri di aver superato tutti i problemi di sicurezza che hanno afflitto i server del suo PlayStation Network nel 2011. Un’eventuale ennesima fuga di dati sensibili, che in questo caso riguarderebbero più ambiti, potrebbe rivelarsi letale per la fama di Sony. (sp)