In attesa di un traduttore simultaneo da indossare, in stile Google Glass, o da inserire nell'orecchio come il pesce Babele della Guida galattica per autostoppisti (di Douglas Adams) la tecnologia ci viene in aiuto con le app, piccoli software per smartphone e tablet per studiare e fare pratica con le lingue straniere.
Queste applicazioni riscuotono in Italia (e nel mondo) un grande successo. Così almeno stando ai risultati di una ricerca condotta su 5.000 persone di vari Paesi da Aba English, scuola online che ha da poco lanciato una nuova app per imparare l’inglese con i film. La ricerca rivela che le app di tipo "educational" (ossia correlate all'apprendimento) sono le più usate dopo quelle della categoria "utility", che raccolgono però tutte quelle di servizio per lo smartphone, come l'antivirus.
Secondo questa ricerca, il 71% degli italiani ha scaricato almeno una app educativa, nella maggior parte dei casi (il 75%) scelte tra quelle che aiutano nello studio di una lingua straniera, seguite da quelle utili per tenere in esercizio la memoria (il 29%) o per la musica (l'11%). In questo gruppo, ossia l'educational, il 6% dei download è riservato alle app per i più piccoli. In netto distacco le altre categorie: dal 20% delle app per giocare al 17% dedicate alla salute.