Il mercato gira, esattamente come la Ruota della Fortuna che i nostri antenati illustravano in continuazione nel medioevo: presto resterà solo una memoria nebulosa del periodo che Skype ha passato "parcheggiato" tra i possedimenti online di eBay. La casa d'aste non si è mai distinta come un investitore lungimirante, purtroppo, e sebbene mantenga il 30% della proprietà, ora è solo uno spettatore della risalita nella gloria di Skype, che ha appena promosso un'offerta pubblica iniziale per 100 milioni di dollari in azioni. L'offerta, che verrà quotata nel NASDAQ, la potrebbe rendere di colpo una delle compagnie telefoniche più grandi del mondo online.
il 2010 si sta davvero rivelando l'anno del riscatto per Skype. Le cifre sono da capogiro: mezzo miliardo di utenti, oltre 400 milioni di dollari di introiti (ridotti a 13 dopo le spese), una crescita netta del 25% nel primo quadrimestre dell'anno.
I piani di Skype sono già decisi. Ci sarà più advertising e verranno promossi e sviluppati i servizi per le imprese (Skype for Business). Finora la compagnia ha solo mosso i primi timidi passi nel mondo delle feature a pagamento e il fatto che sia arrivata dove è adesso praticamente senza alcun tipo di marketing la dice lunga. Nonostante il periodo non sia dei migliori (ma quando lo è?), ci sono buone probabilità che Skype faccia faville come compagnia quotata in borsa.