Manca poco più di una settimana al suo lancio in Italia e i fan di Sony già scalpitano. Scopriamo insieme come sarà la nuova PlayStation Vita e, soprattutto, quali sono i punti di forza che potranno fare la differenza sulla concorrenza.
“Alzi la mano chi pensa che il 3D sia indispensabile in una console”
Il giorno X - L’appuntamento, se vuoi segnartelo sul calendario, è fissato per il prossimo 22 febbraio.A partire da quella data, infatti, potrai mettere le mani su una Sony PS Vita 3G a 299 euro (249 euro senza connessione) oppure , se preferisci, acquistarla con abbonamento biennale, anche se i dettagli delle offerte saranno svelati solo nelle prossime settimane. Non si tratta di prezzi popolari, ma se li confronti con quelli degli smartphone di maggior successo e del rivale 3DS al momento del lancio, capirai che non sono del tutto fuori luogo, soprattutto alla luce delle caratteristiche del prodotto.
Che schermo grande che ha - Ha suscitato qualche perplessità, invece, la scelta di non adottare uno schermo autostereoscopico, a differenza di Nintendo, ma - francamente - alzi la mano chi ritiene indispensabile la tecnologia 3D nell’esperienza videoludica. Riteniamo, invece, azzeccatissimo il bel display da 5 pollici della PS Vita, più ampio di quello dei suoi diretti concorrenti - smartphone e console portatili - e con una resa eccezionale, grazie alla matrice OLED (Organic Light Emitting Diode) e a una risoluzione di tutto rispetto, che raggiunge i 960 x 544 pixel.
Un arsenale di controlli - Assolutamente senza pari i controlli, che vanno dal doppio joystick analogico alla croce direzionale digitale - proprio come in un vero e proprio DualShock 3 - senza dimenticare l’interfaccia touchscreen dello schermo e il sensore tattile che ricopre la parte posteriore del dispositivo. La PlayStation Vita, in parole povere, è in grado di regalarti diverse modalità di gioco, che spaziano dall’arcade più classico al casual game d’ultima generazione e, inoltre, apre a nuovi scenari videoludici, dove l’innovativa “back cover” diventerà sicuramente la protagonista.
Quasi come la PS3 - Il progetto vanta una qualità costruttiva davvero elevata. Quando abbiamo toccato con mano la PS Vita, occasione dell’IFA di Berlino, ci ha colpito la sua leggerezza, nonostante le dimensioni, e la solidità dei materiali utilizzati, tipica di Sony. Il vero punto di forza dell’hardware rimane, però, il suo processore, un quad-core velocissimo che consente alla console di gestire grafiche complesse e pesanti, al pari di una PlayStation 3.
In più, offrirà un multitasking estremamente reattivo, in modo tale da poter passare dal videogame al servizio di messaggistica in un istante. E questo dettaglio è, ovviamente, solo un esempio di ciò che sarà possibile fare nella cosiddetta LiveArea, il cuore pulsante della nuova interfaccia.
Il parco giochi - Non dimentichiamoci che buona parte del successo di una console dipende dai titoli che l’accompagnano e la fase di lancio, sotto questo punto di vista, è delicatissima. Un esempio? Il 3DS. Dopo un discreto esordio, ha vissuto un periodo piuttosto difficile, a causa della cronica carenza di giochi di spessore, tant’è che Nintendo è stata costretta a tagliare i prezzi. Le vendite sono decollate con l’uscita di Mario Kart 7, Super Mario 3D Land e altri titoli di richiamo, e ora i risultati superano perfino quelli dei suoi predecessori. Sony sembra aver imparato dall’esperienza del concorrente e, così, il debutto della PS Vita sarà accompagnato da alcuni capolavori preannunciati del calibro di Uncharted: Golden Abyss e WipEout 2048 (vedi sotto).
Il GPS dove lo metto? - Chiudiamo con un ultimo dettaglio a cui nessuno dà importanza - o quasi - e che invece ha stuzzicato la nostra curiosità. La PS Vita, oltre alla miriade di sensori di cui abbiamo parlato prima e alla bussola elettronica, è dotata anche di un ricevitore GPS integrato. Software di navigazione a parte, siamo certi che - insieme alla connessione dati e alla fotocamera - questa finezza tecnologica porterà alla nascita dei primi titoli “social” con sistemi di gioco “location based”. Quindi il potenziale per sfondare c’è tutto, a meno che la crisi non le metta i bastoni tra le ruote. (sp)
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