ICSPA: una sigla da ricordare. International Cyber Security Protection Alliance è il significato di un acronimo che i governi di tutto il mondo sperano cambierà il panorama di vero terrore ed impotenza generato dalla propensione al cybercrime di gruppi di individui e governi canaglia. Le premesse sono buone ma lo sforzo pare essere oscurato da un'ingenuità (o malafede) quasi paradossale.
Alla “chiamata alle armi” hanno risposto i capi di stato, le corporation e le aziende e anche le compagnie software impegnate nel mondo della sicurezza informatica come McAfee e Trend Micro. I fondi vengono dall’Europa (in particolare dall’UK, base dell’operazione) e da un certo numero di privati. Piuttosto originale il piano d’azione attuale. Stando alle parole del ministro inglese per la prevenzione del crimine James Brokenshire, è importante coinvolgere la Cina “particolarmente bisognosa d’aiuto. Per un paese come quello, in cui l’infrastruttura è abusata, non c’è ragione per dubitare un’entusiastica adesione all’ICSPA”.
Forse sarebbe il caso di far sapere all’onorevole Brokenshire che quelli che “abusano” dell’infrastruttura informatica cinese sono proprio il governo nazionale e l’esercito, sempre pronti a pagare hacker per spiare l'occidente...