1.650 trappole per topi e 1.840 palline da ping pong: insieme alla creatività dell’agenzia pubblicitaria HarrimanSteel sono gli ingredienti di un incredibile fuoco artificiale di plastica che promuove la Pepsi Max. Il video di questa pazzesca reazione a catena è stato pubblicato sul web alla fine del 2014 e in pochi giorni ha fatto il giro della Rete.
Pubblicità o no? Ma che cosa c'entra una delle bibite più famose al mondo con palline da ping pong e trappole per topi? Tutto merito (o colpa?) di Internet e dei social network che negli ultimi anni hanno rivoluzionato il mondo della pubblicità, togliendo progressivamente spazio ai prodotti e puntando molto di più su spettacolarità, comicità e altre leve che spingono noi utenti a condividere questi contenuti con i nostri amici.
Video... atomico. È il native advertising, un tipo di pubblicità online nella quale i contenuti editoriali e quelli promozionali sono mescolati ed ibridati, pur rimandendo chiaramente distinguibili, con l'obiettivo di generare interesse negli utenti.
Questo video, per esempio, potrebbe essere utilizzato per spiegare cosa succede all'interno di un reattore nucleare quando si innesca una reazione a catena: bombardando con neutroni il nucleo di un atomo questo si "spacca" liberando altri neutroni che colpiscono altri atomi. È, in termini molto semplici, il processo di fissione.
Oppure il processo potrebbe spiegare la teoria del caos.