Uno studio danese che non mi sento di raccomandare per la completa accuratezza pare aver rivelato degli effetti positivi in quel tremendo fenomeno che tutti ci consuma: invece di lavorare e produrre, andiamo a sbirciare sui nostri social network preferiti.
Ci sono uffici che impediscono l’accesso ad una vasta serie di siti ritenuti dannosi per la produttività, come Facebook o YouTube per esempio. Ma siamo sicuri che sia una buona idea? Un team di scienziati danesi ha messo alla prova degli impiegati, suddividendoli in due gruppi: uno costretto a filare a lavorare, l’altro invece da intrattenere preventivamente con un video di alcuni uomini che si passavano (male) una palla.
Il risultato è stato che la concentrazione dei colleghi che avevano avuto la possibilità di fare due chiacchere ed una risata si è rivelata essere migliore di quella degli "stakanovisti forzati", forse piuttosto distratti dalle risa dell’altro gruppo. In definitiva, impedire gli svaghi ai propri dipendenti non è mai risultata una scelta geniale. La concentrazione cala fatalmente dopo la prima ora.