di Chiara Reali
Continua la battaglia dentro e fuori dai tribunali tra case discografiche e cinematografiche e siti di file sharing. Questa volta tocca a RapidShare, che porta a casa una piccola, grande vittoria grazie alla sentenza di una corte tedesca...
"Contro ogni previsione, una vittoria importante per i siti di file sharing"
Battaglie, guerre
Occhio ai pirati - RapidShare non ha nessun obbligo di monitoraggio dei file caricati dai suoi utenti, secondo il verdetto. Che però costringerà la compagnia a tenere sotto controllo gli accessi provenienti da link esterni al sito. Se dovessero trovare collegamenti che, in qualche modo, puntino a file caricati sul loro servizio, infrangono la legge e dovranno renderli immediatamente inaccessibili. Nessun problema. È quello che facciamo già da anni, rispondono dalla Svizzera, spiegando che la squadra anti-abusi utilizza già questo metodo per velocizzare l'identificazione dei file da cancellare. Da qualche tempo, inoltre, RapidShare ha limitato la velocità di download sperando, in questo modo, di scoraggiare i “pirati”. Vogliamo che il nostro servizio resti pulito, ha spiegato la Zwingli. Che però vuole vederci chiaro, ritenendo l'obbligo non completamente legale. A differenza del suo sito. (sp)