Dopo le google cars, le macchine che tracciano e fotografano le strade per il servizio cartografico di Google, arrivano le Google Gals, le ragazze specializzate in mappe. Dove? Nel più eccellente incubatore tecnologico dell’Africa.
“Un mapping party organizzato da Google, che ha richiesto il contributo delle donne keniote”
Africa tecnologica - L’operazione si chiama "ladies mapping party" e ha coinvolto 70 donne keniote. Si tratta di una festa sponsorizzata da Google a Febbraio nel più noto incubatore di novità tecnologiche del continente nero: l’iHub di Nairobi, una stuttura che è in parte internet café, in parte start-up e in parte bacino di nuove idee.
Donne alle tastiere - Le partecipanti hanno usato il programma Google Map Maker e la loro specifica conoscenza del territorio locale per completare i dati in mano al gigante di Richmond, inserendo nei database: scuole, centri per la salute, ambulatori, mercati, negozi, ristoranti, programmi di sviluppo e strade spesso ignorate dalla cartografia ufficiale.
Team variegato - L’insieme delle partecipanti, secondo una delle responsabili, ben rappresentava il mix di culture e origine del paese africano: studenti di informatica e geografia, sviluppatori web, avvocati, giornalisti. La festa di Nairobi rappresenta la prima volta in cui Google chiede un aiuto diretto ad alcuni dei suoi utenti per un’intensivo lavoro di mappatura.
In via di sviluppo hi-tech - Anche in Pakistan il gigante di Richmond ha progettato un evento simile: il contributo di persone comuni è indispensabile per la, reciproca, crescita e successo dell’impresa tecnologica. E, secondo i partecipanti, l’incremento del contenuto “made in Africa” ben vale un po’ di volontariato per un’azienda che, su quel lavoro, otterrà anche un profitto.