La rivista PSM3 ha avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Karl Stewart di Crystal Dynamics, lo sviluppatore del gioco, sul rilancio di Tomb Raider.
“Sarà una versione molto più "umana" di Lara Croft”
Questo "reboot" - come si dice in gergo - ci offrirà un lato diverso dell'esploratrice più famosa del mondo che metterà a nudo il suo volto più fragile ed emotivo.
Il nuovo Tomb Raider, secondo Stewart, sarà per gli appassionati di Lara Croft quello che Casino Royale è stato per quelli di 007, ossia un'occasione per vedere il personaggio agli albori, quando ancora non era la perfetta e ironica macchina per uccidere che abbiamo imparato a conoscere.
Un altro dato interessante è che, nel nuovo capitolo della saga, non basterà ripararsi dietro a un muro per ricaricare la propria energia, come va di moda negli ultimi tempi. Al contrario, Lara si lamenterà e soffrirà per ogni ferita subita, emozioni che rivestiranno un ruolo importantissimo nelle dinamiche del gioco.
Scordatevi dunque di fare un salto di dieci metri se vi siete beccati una freccia nel ginocchio, o di arrampicarvi per lunghi tratti se la caduta di un masso vi ha colpito al braccio: la vostre condizioni fisiche saranno importanti!
Altre indiscrezioni riguardano l'ambiente in cui Lara si muoverà, la misteriosa isola vista nella demo dell'ultimo E3 di Los Angeles, la più importante fiera al mondo di videogame. Gli ambienti, anche se il gioco avrà una sua linearità, potranno essere esplorati più e più volte, e dovremo misurarci con paesaggi differenti come, per esempio, spiagge, montagne, grotte e piccoli paesi inclusi, con tanto di condizioni meteo dinamiche.
Non male per uno dei titoli più attesi del 2012, che, se confermerà le aspettative, potrebbe diventare anche uno dei reboot più interessanti di sempre.
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