I ricercatori continuano a studiare i misteri di Twitter. Dopo i segreti per rendere i tuoi tweet più interessanti, scoperti dai cervelloni del MIT, gli scienziati di Palo Alto hanno scovato i quattro fattori che rendono una storia popolare sul web.
“E se a rendere popolari i tuoi tweet ci pensasse un computer?”
La popolarità? Si può misurare - Quanto velocemente si diffonde una storia raccontata in centoquaranta caratteri? Dipende dai tuoi contatti, più che dal contenuto dei tuoi tweet. Per questo le ricerche che studiano la popolarità basandosi sulla velocità del passaparola lasciano il tempo che trovano, almeno secondo Bernardo Huberman e i suoi colleghi. Il team di Palo Alto ha quindi deciso allora di individuare altri criteri che potessero non solo misurare la popolarità di un cinguettio, ma addirittura farlo prima ancora che venisse pubblicato! La fonte della news, la sua categoria, il linguaggio utilizzato e le persone e le cose nominate nel pezzo si sono dimostrate essere le misure più attendibili. Con un'accuratezza dell'84%. Un po' lo stesso tentativo per prevedere il successo di un brano musicale.
Fama in automatico - Non c'è da stupirsi. In fondo, quando un giornalista sceglie una storia da raccontare, non lo fa basandosi su questi dettagli, anche se poi lo chiamiamo fiuto? La cosa interessante è che Huberman ipotizza la creazione di un algoritmo per la generazione di news basato su questi criteri. Algoritmo che garantirebbe la massima popolarità con il minimo sforzo. O un editor integrato nel computer per controllare non più grammatica e refusi, ma le possibilità di sfondare. Il modo in cui produciamo contenuti scritti sta cambiando alla velocità a cui corrono i nostri computer in rete. Niente di interessante, se vuoi semplicemente condividere pezzi di vita con gli amici lontani - tutto di interessante, se nel web, oltre a viverci, ci lavori! (sp)
Chiara Reali
? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ?
? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ?