In gergo si chiamamo “cheaters” e sono quei giocatori, anche se sarebbe meglio chiamarli truffatori, che usano dei programmi software in grado di giocare da soli al poker online. I primi “poker bots” non bluffavano bene, ma adesso sono diventati bravissimi e sempre più diffusi.
“I siti di poker Online hanno dichiarato guerra ai poker bots”
Baro elettronico - I “poker bots” sono dei programmi che siedono al tavolo delle “poker room” virtuali al tuo posto. Sebbene siano rigorosamente vietati dai siti di poker online, basta fare una semplice ricerca in Internet per scoprire che sono diffusissimi in rete. Se però prima le loro capacità di gioco erano piuttosto limitate, la nuova generazione di robot software è più agguerrita, in grado di prendere decisioni autonome e persino imparare dai propri errori. Insomma, l'intelligenza artificiale in formato poker ha fatto molta strada negli ultimi anni.
Scandalo online - Nel luglio del 2010, alcuni “bot” sono stati individuati si PokerStars, il più grande sito di poker online, che ha preso provvedimenti cancellando gli account degli utenti truffatori. A ottobre è stato il turno di Full Tilt Poker che ha informato i giocatori che avrebbe intensificato la lotta contro i “cheaters” arrivando a congelare i loro conti. E così ha fatto visto che ha sequestrato oltre 50.000 dollari da qualche “sospetto”. Un “bot” di buon livello riesce infatti a racimolare sui tavoli “micro-limit”, dove la competizione non è di livello molto elevato.