Sembrano uscite da un film di 007, ma in realtà sono figlie di una campagna di crowdfunding su Indiegogo e dell'idea di Waverly Labs: stiamo parlando delle Pilot, le prime cuffiette intelligenti - ma la definizione ci sembra riduttiva - in grado di far comprendere a chi le indossa tutte le lingue del mondo, o quasi.
La raccolta fondi per il rivoluzionario progetto inizierà il prossimo 25 maggio, ma sul web sono già un successo.
Lost in translation. Di dettagli tecnici fino a oggi non c’è traccia: si sa solo che i due auricolari vanno indossati in coppia (uno per ciascuna persona che vuole comunicare) e si collegano via bluetooth a uno smartphone.
Le cuffie intercettano le parole pronunciate da ciascuno dei due interlocutori nel rispettivo idioma e le inviano al telefono. Qui la app di Pilot provvede a tradurle nella lingua dell’altro e a spedirle al relativo auricolare.
Secondo quanto riportato da Mashable le cuffiette magiche costeranno al pubblico tra i 250 e i 300 dollari. Molto meno, circa la metà, per chi le acquisterà in preordine. Prezzo ancora più conveniente per i primi 100 finanziatori del progetto.
Babele tecnologica. Le Pilot non sono comunque il primo esempio di traduttore di dialoghi in tempo reale: a dicembre 2014 Microsoft presentò al pubblico Skype Translator, una tecnologia in grado di far parlare tra loro attraverso il popolare sistema di comunicazione due persone di lingua diversa.
Basata su complessi algoritmi di riconoscimento vocale e sull’utilizzo di reti neurali, supporta Inglese, Francese, Tedesco, Cinese Mandarino, Italiano, Spagnolo, Portoghese e Arabo. Più che sufficienti per girare il mondo, se non fosse che Skype Translator è di scarsissimo aiuto in caso di conversazioni dal vivo.
E poi c’è Google con la sua app Translate, che permette a due persone di lingue diverse di comunicare tra loro in tempo quasi reale traducendo le frasi pronuciate e ripetendole nell'altra lingua.
Le Pilot sembrano insomma un punto di svolta per questo tipo di tecnologia: ancora qualche giorno e ne sapremo di più. Saranno il gadget che non si può non avere per le vacanze del prossimo anno?